Dopo oltre un decennio di stop, finalmente ripartiranno i nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento. Se è vero che i corsi da 60 CFU avranno numeri consistenti, da non sottovalutare la gestione, il responsabile Istruzione della Lega Mario Pittoni tranquillizza tutti gli interessati.
La Rivoluzione del Sapere: la distillazione della conoscenza per Modelli Agili e Potenti
«Le università sono in fase di accreditamento, quelle idonee potranno erogare anche i corsi ridotti da 30 CFU» spiega Pittoni, già presidente Commissione Cultura al Senato. I dubbi dei docenti di ruolo che puntano ad altre abilitazioni, i cosiddetti “ingabbiati”, nascono dal fabbisogno ministeriale che riguarda solo le abilitazioni per concorsi.
Ma il Governo Meloni ha stabilito con norma di legge e DPCM che i corsi per gli ingabbiati siano “oltre” il fabbisogno, senza limiti numerici. «A gennaio avremo l’elenco degli atenei autorizzati ai corsi da 60 CFU, che potranno erogare in parallelo quelli da 30 CFU per gli ingabbiati, anche in modalità telematica: condizioni favorevoli» assicura Pittoni.
Il ministro Valditara ha inoltre sensibilizzato Bernini affinché gli atenei avviino celermente l’iter, per consentire a tutti l’agognata abilitazione all’insegnamento.
Corsi abilitanti e frequenza: le regole per il biennio 2023-2025 e oltre
Segui i canali social di InformazioneScuola
InformazioneScuola grazie alla sua seria e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News , per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook
Seguiteci anche su Twitter