Lo sciopero dell’intera giornata scolastica del 9 maggio è stato proclamato da alcune sigle sindacali tra cui Unicobas e COBAS, come riportato nella circolare del Ministero della Pubblica Amministrazione.
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La protesta intende opporsi alla regionalizzazione della scuola che, secondo i sindacati, potrebbe portare a disparità e differenze nei finanziamenti, nei progetti formativi e nelle retribuzioni tra le varie Regioni.
Viene inoltre contestata la proposta di autonomia differenziata che, secondo gli organizzatori dello sciopero, potrebbe mettere a rischio parità e qualità del sistema di istruzione su tutto il territorio nazionale.
I sindacati chiederanno inoltre maggiori investimenti nella scuola e nell’università attraverso i fondi del PNRR, per riqualificare le strutture scolastiche e assumere personale docente e ATA.
Tra le altre richieste, aumenti salariali più alti dell’inflazione, la stabilizzazione dei precari, l’eliminazione del vincolo quinquennale per i trasferimenti dei docenti e il risarcimento per il personale ATA ex enti locali.
Per far sentire la propria voce, i sindacati hanno organizzato un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma il 9 maggio alle ore 9:00, durante lo svolgimento dello sciopero.
I dirigenti scolastici sono tenuti a informare personale, studenti e famiglie dell’agitazione di quel giorno, specificando che non sarà garantito il regolare svolgimento delle lezioni e dei servizi ausiliari.
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