Libero Tassella ha voluto estrarre alcune “schegge” del nuovo contratto della scuola, eccole qui di seguito.
Un esempio concreto: ecco perché nessuno vuole più fare il docente
A seguito di molti quesiti che mi sono pervenuti sul nuovo contratto di lavoro (si fa per dire) 2019/21 preciso quanto segue.
1)Il contratto nazionale di lavoro 2019/21 entrerà in vigore presumibilmente tra due mesi, dopo che sarà passato al vaglio degli organi di controllo e sarà firmato dai Sindacati maggiormente rappresentativi. L’ ipotesi è stata firmata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda e Anief. Non è stata firmata invece dalla Uil Scula Rua.
2) Le attività funzionali di insegnamento saranno retribuite con un incremento del 10% ma solo a partire dall’1.1.2024. Quindi per l’a.s.23/24 le attività svolte dall’1.9.2023 al 31.12. 2023 saranno retribuite ancora secondo il vecchio contratto. La retribuzione delle attività funzionali era sempre la stessa dal 2007.
3) Le riunioni del Collegio dei docenti che non prevedono delibere ivi comprese le programmazioni settimanali nella scuola primaria sarà possibile svolgerle on line ma solo nel momento in cui il contratto diventerà operativo.
4) Le ore di formazione sono ora a pieno titolo considerate attività funzionali di insegnamento con l’entrata in vigore del nuovo contratto di lavoro, quindi bisogna tenerne conto allorché si programmano gli impegni all’ interno del pacchetto delle 80 ore annuali previsti dal CCNL , le ore di formazione eventualmente prestate in esubero alle 80, vanno retribuite.
Libero Tassella
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