#SCEMOCHISILAUREA, i laureati in SFP lanciano la loro provocazione
Gentilissimi, abbiamo riflettuto a lungo in questi giorni. Sappiamo che stiamo affrontando una profonda ingiustizia e che la scuola sta vivendo un momento di crisi perchè aggredita da sindacati privi di scrupoli che vogliono “utilizzarla” come mero ammortizzatore sociale.
Viviamo la frustrazione grande di non riuscire a comunicare all’opinione pubblica l’iniquità sociale di cui siamo vittime. La nostra riflessione ci ha portati ad una conclusione. Dobbiamo partire da quello che abbiamo. Abbiamo un titolo di studi, una laurea, che sarà il punto di partenza per il nostro movimento culturale.
Noi la scuola vogliamo farla e vogliamo cambiarla in meglio e ci uniremo a tutti i laureati che stanno lottando per questo.
Coordinamento di Scienze della formazione primaria.
#scemochisilaurea “Ma a che ti serve la laurea?”
Una domanda frequente ormai, uno sfottò, una presa in giro verso rinunce, sacrifici e abnegazione. Qualcuno decide addirittura di omettere il titolo di studi per avere più chance lavorative. Ma perché? Una laurea è un universo culturale inimmaginabile, un’apertura mentale differente, maggiori competenze da poter spendere nel mondo. Scegliere un laureato significa puntare sul futuro, riconoscere il merito della conoscenza e credere nell’importanza della formazione.
Una laurea varrà sempre più di un diploma, specialmente nel mondo del lavoro e da oggi nessuno dovrà dir più #scemochisilaurea perché si merita questa risposta: “Scemo sarai tu che non ci provi neanche!” .
N.B. Questa campagna è promossa da laureati che da qualche anno vengono superati da diplomati per l’insegnamento nelle scuole, ma che nonostante tutto continuano a credere e sostenere la formazione universitaria.