L’ Ordinanza ministeriale N.106 del 29 marzo, relativa alla mobilità ha confermato tutti i vincoli quinquennali per l’ a.s. 2021/22 per il personale docente assunto in ruolo nel 2019/20 dal concorso straordinario della scuola secondaria e per tutti i docenti neo-assunti in ruolo a partire dall’1/9/2020.
Anche se sono state avanzate alcune ipotesi di superamento del vincolo attraverso provvedimenti di legge , e nonostante il lavoro propositivo in particolare dll Senatore Mario Pittoni della Lega, al momento non c’è stata alcuna risposta da parte delle forze politiche di maggioranza per sbloccare la situazione dei blocchi quinquennali della mobilità del personale della scuola.
Nemmeno la strada dell’ accordo sindacale nelle scorse settimane ha sortito un esito positivo in quanto la materia, sottratta alla contrattazione, è stata legificata ed è mancata quella stessa volontà politica, che all’ epoca del governo Conte 1, con il ministro Bussetti sospese con un accordo contrattuale i commi della 107 per quanto riguarda gli ambiti disciplinari e la chiamata diretta.
La forza politica che si oppone all’abrogaziome del vincolo quinquennale è il Movimento 5 stelle, almeno quella parte del Movimento che fa ancora capo all’ex Ministra dell’istruzione Istruzione On.Lucia Azzolina strenua difensore dei blocchi quinquennali nella mobilità, sulla stessa linea la Sottosegretaria Barbara Floridia. C’è una parte invece del Movimento 5 stelle ( Cfr On Villani e altri parlamentari ) che è invece favorevole alla revoca dei blocchi.
La soluzione transitoria sarebbe quella di permettere la mobilità territoriale definitiva e annuale per il 2021/22 , per la contingenza pandemica in atto , con un emendamento che sospenda i blocchi fino al 12 dicembre 2021 e che consenta già da quest’anno la presentazione della domanda di mobilità per i docenti soggetti al blocco anche oltre il 13 aprile, data ultima per produrre la domanda di trasferimento.
È la posizione suggerita da SBC lo scorso mese.
Su una soluzione transitoria al fine di permettere la mobilità per quest’anno è molto attiva anche l’opposizione e in particolare FdI con l’On. Ella Bucalo che conosce bene i problemi della scuola in quanto da essa proviene, presenterà in tal senso emendamenti al Decreto Pasqua sulla sospensione del vincolo e per l’abolizione definitiva del vincolo con il Decreto Sostegni.
Insomma la posizione è articolata ed in progess anche perché anche alcuni esponenti del PD ora sono sensibili a questa problematica e i sindacati hanno dichiarato che continueranno il loro pressing unitario sulla politica per l’ abolizione del vincolo.
Rumors parlano di un emendamento governativo al DL Sostegni per ridurre il blocco della mobilità da 5 a 3 anni, tuttavia va sempre sciolto il nodo delle A.P. e delle utilizzazioni che ad oggi sono negate ai soli docenti che sono stati immessi in ruolo a vario titolo il primo settembre 2020 e a poi seguire.
La platea degli interessati inoltre non c’è da minimizzare come fanno alcuni, si tratta di 30.000 docenti e il numero se non si mette mano al blocco aumenterà.
Intanto in questi giorni stiamo assistendo all’azione congiunta di vari studi legali privati o che fanno capo ad alcuni sindacati della scuola, per perseguire un’azione legale contro i blocchi quinquennali della mobilità.
Su queste azioni legali a tappeto come SBC nutriamo seri dubbi anche per gli esiti fallimentari di analoghi ricorsi lo scorso anno scolastico.
Noi come SBC siamo convinti che l’azione Parlamebtare sia ancora perseguibile con la presentazione di emendamenti al Decreto Pasqua, al decreto Sostegni e possa essere previsto nel Decreto, che dovrebbe definire un’ immissione in ruolo straordinaria per l’anno scolastico 21/22, in quanto il blocco quinquennale potrebbe far fallire, come accaduto lo scorso anno, le immissioni in ruolo 21/22.
Noi di SBC intanto ravvisiamo elementi di incostituzionalità nel blocco e per questo si possono fare ricorsi campione, ma soprattutto siamo convinti che i docenti che hanno maturato l’immissione in ruolo lo scorso scolastico con retroattività giuridica non coincidente con quella economica non entrino nel blocco quinquennale come siamo convinti che non si possa fare alcuna distinzione tra coloro che erano in possesso dei benefici di cui alla legge 104 prima o dopo i bandi di concorso o l’inclusione/aggiornamento della GAE. Su questi casi a nostro avvisi si devono fare reclami e ricorsi al giudice del lavoro competente. Su questo abbiamo interessato un laboratorio legale.
Nel frattempo proprio per la situazione in progress noi di SBC consigliamo di produrre comunque domanda di mobilità a tutti coloro che rientrano nei “blocchi” ed esclusi dalla procedura di mobilità ai sensi del comma 6 dell’art. 1 dell’OM 106/2011.
Ricordiamo che il sistema POLIS istanze online ad oggi non pone al momento blocchi preventivi.