Ancora una volta come lo scorso anno si sta perdendo tempo prezioso: bisogna da subito operare su spazi sicuri, drastica riduzione del numero degli alunni nelle classi e nelle sezioni dell’infanzia, quindi organici di fatto adeguati al bisogno, visto che su quello di diritto il Conte 2 nulla ha fatto nulla e trasporti sicuri, per aprire le scuole in sicurezza, coinvolgendo i ministeri competenti non ultimo quello della salute con una cabina di regia che veda coinvolti Governo e Regioni.
Per aprire le scuole in sicurezza ci vogliono fatti concreti e investimenti ad hoc e noi non solo non li vediamo, ma denunciamo il fatto che ancora non siano stati neppure posti all’ordine del giorno di questo governo che gode di un così largo consenso parlamentare.
Bianchi non perda tempo come fece l’ Azzolina, sappia che ci vogliono ingenti investimenti per avere a settembre una scuola non solo aperta in sicurezza e con didattica in presenza ma anche degna di questo nome.
Siamo già a metà marzo e SBC non può che constatare come questo nuovo governo sul problema “scuola sicura in presenza” si stia comportando come il precedente governo, soffermandosi solo su elementi di dettaglio e senza un intervento strategico e strutturale a medio termine per programmare non solo l’apertura del nuovo anno scolastico in sicurezza ma di una nuova scuola statale che l’Italia si merita per le nuovi generazioni , che possa competere con le scuole degli altri paesi europei come nelle intenzioni programmatiche espresse dal Pesidente del Consiglio Mario Draghi in Parlamento, allorché ha chiesto e ottenuto la fiducia.
Siamo in Europa ma non abbiamo ancora una scuola di livello europeo per una lunga politica di tagli e di riforme scriteriate che hanno messo in ginocchio la scuola dello Stato intesa come una spesa e non come un investimento come è giusto che sia
Non vorremmo ad agosto nell’ imminenza del nuovo anno scolastico assistere ad un’altra pulcinellata pubblicitaria tipo quella dei banchi a rotelle, un altro distrattore per coprire il nulla che si è fatto.
Libero Tassella
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