Ieri è stato firmato dal Presidente Sergio Mattarella la legge di conversione del DL 73 del 25 maggio che in due articoli il 58 e il 59 prevede norme anche per la Scuola, norme incongrue rispetto all’oggetto del Decreto che riguarda sostegni a cittadini e imprese per l’emergenza da CovidSars2.
I problemi che riguardano la scuola, gli organici, il precariato, il reclutamento, la mobilità, i vincoli restano del tutto irrisolti e vieppiu’ resi complessi da una superfetazioni di procedure anche contraddittorie tra loro.
Il DL è stato aspramente criticato dagli interessati, dalle Organizzazioni Sindacali rappresentative , dall’opposizione parlamentare in modo diversificato e da singoli parlamentari della stessa maggioranza più vicini al mondo reale della Scuola e degli Insegnanti.
SBC si chiede a quando un provvedimento organico nella diciottesima legislatura sulla Scuola che metta al centro i problemi per avviarli finalmente a soluzione?
Abbiamo avuto il DL 126/2019 di Fioramonti e Azzolina, è vero, ma è stato un provvedimento pessimo.
Su questa incongruita’ e cioè quella di inserire norme non attinenti all’oggetto dei decreti ha parlato ieri Mattarella in occasione del suo ottantesimo compleanno , oltre all’eccesso ricorso alla decretazione d’urgenza che ha caratterizzato il Governo Conte I e Conte II con i suoi numerosi DPCM e ora il Governo di Mario Draghi.
Inoltre il Presidente ha criticato il ricorso a maxiemendamenti su cui il Governo mette la fiducia nei due rami del Parlamento , il copione che puntualmente si è ripetuto con la conversione in legge del DL 73 alla Camera.
Il Presidente è stato chiaro, non firmerà più decreti omnibus.
I partiti di maggioranza e il Governo sono avvertiti.
Dal 3 agosto, quando inizierà il semestre bianco, Mattarella non si metterà alla finestra a guardare, ma esercitatera’ quel controllo che la Costituzione gli attribuisce.
È questo il contenuto di una lettera che ieri è partita dal Quirinale, in direzione Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Palazzo Montecitorio.
Libero Tassella SBC
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