“Numero positivi 170.844, purtroppo i deceduti sono 259 e le terapie intensive salgono di 41 unità…Ma con questi dati, il Governo vuole aprire veramente le scuole il 10 gennaio?
Credo che per prendere certe decisioni serva buon senso…”
La saggezza è flessibile ed è la più importante virtù di chi ci governa, diceva Aristotele.
Ora aprire le scuole il 10 gennaio con 170.844 positivi, ormai tra ogni nostro conoscente possiamo trovare un positivo e con 259 morti, sono i dati di oggi, significa non capire la situazione reale che stiamo vivendo in questi giorni, e questo non solo non è saggio ma significa non riuscire a capire in modo flessibile quali siano i veri bisogni, il benessere e i desideri della gente, orientando i cittadini verso ciò che è il bene, compito precipuo dei governanti. Ma oggi nel governo degli oligarchi l’etica nella politica è subordinata all’utile che non è quella di tutti i cittadini ma solo di una parte di essi.
Aprire le scuole, sapendo che ci troviamo ad affrontare settimane terribili fino a febbraio, con una crescita esponenziale dei contagi e ahimè anche dei decessi, significa ubbidire a una rigida logica legata a ragioni economiche e di Mercato, slegate dagli interessi concreti dei cittadini.
Significa aprire e poi chiudere le scuole, provocando danni su danni, generando il caos e la sfiducia della gente e nel contempo assolversi per non aver fatto NULLA per rendere le scuole sicure in questi due anni di pandemia prima con il governo giallo rosso Conte 2 e ora con il governo dell’ammucchiata di Mario Draghi, lo dimostrano le due leggi di Bilancio 2021 e 2022.
La retorica salvifica de soli i vaccini non basta più senza rivedere i protocolli di sicurezza, senza dotare le aule di presidi indispensabili come quelli del ricambio d’aria e del controllo dell’anidride carbonica.
Un Ministro che ieri pomeriggio sulla riapertura della scuola dopo la pausa natalizia non dà o meglio non vuole dare risposte concrete alle parti sociali da lui stesso convocate, è il sintomo oltre che del degrado istituzionale anche del grado di approssimazione con cui il Governo cosiddetto del migliori affronta un problema senza la minima capacità di adattarsi alla situazione reale in quanto questa situazione non si vuole o non si riesce più a governare anzi a contenere.
Ecco perché SBC ha chiesto giorni fa le dimissioni di un Ministro, che non si presenta neppure all’incontro con le Regioni per l’apertura delle scuole, incapace e colpevole della possibile chiusura delle scuole che sic stantibus rebus sarà inevitabile nella seconda decade di gennaio.
Libero Tassella SBC
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