SBC: Gridiamola questa verità, le prove Invalsi oltre a non servire a nulla stanno arrecado danni irreersibili alla suola italiana.
Le prove Invalsi non servono a nulla. Anzi sono state una delle cause dell’impoverimento incipiente della didattica e hanno asservito le scuole ad una logica della misurazione che è diventata a dir poco ossessiva, un’ossessione che ha inquinato e inquina la valutazione degli apprendimenti.
La scuola rischia di diventare ormai un arido addestramento burocratico per rispondere a dei quiz.
Non sono state neppure utilizzate per distribuire maggiori risorse verso quelle realtà depresse socialmente e culturalmente deprivate, bisognose di maggiori investimenti. Insomma non sono state utili a nulla.
Mi domando in cosa sia migliorata la Scuola in seguito all’introduzione dell’Invalsi?
Cosa vogliono misurare e perché vogliono misurare?
Vogliono un’istantanea che non serve a niente e a nessuno?
Perché dopo l’istantanea Invalsi, distribuita dal Miur, il tutto si risolve con un commento ai giornali del Ministro pro tempore , sempre il medesimo commento.
Poi tutto resta uguale a se stesso, si fotografa l’esistente per non cambiarlo mai. Le contraddizioni e le differenze restano intatte. Le prove servono in fin dei conti a sancire le diversità che resta tale.
La cosa più paradossale è poi introdurre tali prove negli esami di scuola secondaria di primo e da quest’ anno anche secondo grado.
Le prove Invalsi sono una delle tante attività imposte dall’alto, che gli insegnanti, gli studenti e i genitori sono stati costretti a subire passivamente in questi anni e li potrebbero vedere alleati.
In realtà c’è stato solo qualche sciopero dei sindacati di base con una scarsa adesione in occasione della somministrazione e alcune proteste studentesche che nessuno ascolta e ha mai ascoltato.
Con i 5 stelle al Governo e al Miur con il Conte 2 incui è presente ache LeU noi ci aspettavamo la chiusura di questo inutile e costoso istituto e il suo utilizzo a campione almeno per capire come meglio distribuire le risorse economiche e le risorse organico, questa è anche la proposta della Senatrice Bianca Laura Granato portata giorni fa al Tavolo del Governo .
Nelle scuole non si possono fare parti uguali tra disuguali, come diceva Don Milani, e somministrare prove uguali tra disuguali, come se i contesti socioeconomici e culturali e le eredità culturali familiari non avessero incidenza alcuna negli apprendimenti.
Dopo le prove tutto resta uguale a se stesso, ribadiamolo: una costosa pratica burocratica dispersiva, dannosa ed inutile.
Insomma ci aspettavamo che con un provvedimento legislativo di tipo demolitivo delle politiche dei governi precedenti e criticate aspramente dalla forza politica oggi di maggioranza relativa, almeno si togliessero subito le prove Invalsi dai due esami, per poi abolirle definitivamente, SBC aveva chiesto un segnale in questo senso, invece sono ancora lì e a quanto pare ci resteranno, il recente DL milleproroghe ha definito l’obbligo di queste prove per accedere agli esami di Stato.
Forse contro l’arroganza di chi dice di ascoltare ma non ascolta più nessuno ci sarebbe bisogno di un coraggioso atto di lotta civile, la disobbedienza nello svolgere le prove purtroppo mai praticata nella scuola reale , dalla comunità educante quella formata dagli studenti, insegnanti, genitori e Dirigenti Scolastici.
E mentre all’estero si fa marcia indietro nella scuola italiana prevale la rassegnazione, l’indifferenza, l’inerzia e il silenzio e tutti sono pronti ormai ad attacare l’asino dove vuole il padrone anche se tutti hanno ormai capito che l’Invalsi non serve a nulla sta arrecando un danno alla scuola itaiana.
S.B.C.