Azzolina dice in un’intervista ” Ho fatto degli errori, ma rifarei tutto…”
Si apprende per prove ed errori, lo dovrebbe sapere una docente come l’Azzolina, esperta in teorie dell’apprendimento, ricordate il famoso imbuto di Norimberga, ma non è questo il caso dell ‘ex Ministra dell’istruzione che al silenzio preferisce ancora la dichiarazione ormai fine a se stessa.
I suoi errori noi li abbiamo sempre denunciati, argomentando e controproponendoe infine li abbiamo pagati.
Putroppo questi errori sono stati fatti da una ministra dell’istruzione nell’arco di più di un anno e i suoi insuccessi sono stati nascosti da una soffocante propaganda, sempre assecondata dal suo partito.
Si è danneggiato un nostro bene comune che è la scuola italiana, in uno dei momenti più critici della sua storia recente.
Un ministro, incompetente, inadeguato e messo ad un posto sbagliato, che ha interpretato il suo ruolo in modo, sprezzante, saccente e arrogante, pensando di risolvere i problemi con le sue comparsate in TV e sui social in un eccesso di dichiarazioni ed annunci.
Una ministra che avrebbe dovuto dimettersi più di una volta per aver fallito sull’ apertura in sicurezza delle scuole a settembre , sugli organici, sul reclutamento.
Una ministra che si è contornata di persone sbagliate sia all’interno del Ministero sia fuori il Ministero e che ha consumato un distacco incolmabile dalla scuola reale , dagli insegnanti, disertificandolo quel consenso e quelle legittime aspettative di tanti insegnanti che avevano votato nel 2018 il suo partito, scontenti delle politiche scolastiche del PD renziano che si erano formalizzate in una visione iper autoritaria e iperaziendalistica con la Legge 107/2015, portando a compimento una riforma della Scuola iniziata con Luigi Berlinguer.
Oggi in questo governo ci sono tutti quelli che hanno ridotto la scuola in macerie negli ultimi 20 anni da Italia Viva al PD, da Forza Italia alla Lega e oggi il M5S governa con loro con il consenso anche dell’ Azzolina e della sottosegretaria Floridia.
Noi di SBC pensiamo che l’Azzolina in una parte del suo dicastero ( l’ultima parte) sia andata avanti a forza di inerzia, protetta dal solo presidente Conte, in uno stato quasi confusionale, non rendendosi nemmeno conto di quanto faceva o meglio di quanto diceva.
Ripeteva come un mantra che le scuole erano sicure quando queste non lo erano affatto, spalleggiata da Arcuri e Miozzo e non lo sono come i fatti hanno ampiamente dimostrato nella seconda ondata e in questa incipiente terza ondata.
Libero Tassella SBC
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