Democratura a scuola – Da tanti interventi in chiaro e in privato, io credo ormai che il Dirigente scolastico e la sua mappa di potere siano così invasivi nelle scuole che hanno nelle mani l’intera governance , tranne qualche caso isolato di docente o gruppo cosiddetto contrastivo.
Ovviamente non prendete il mio discorso come rivolto erga omnes, ci sono ottimi DS che lavorano benissimo con coscienza professionalità e umanità.
Ma c’è una linea di tendenza purtroppo che va denunciata, affinché il legislatore intervenga
Nelle scuole assistiamo ad una finzione di democrazia solo e soltanto se tutti concordano e concorrono a favore degli equilibri predefiniti dalla dirigenza ad inizio anno scolastico, altrimenti se quegli equilibri si contestano, anche perché in contrasto con le norme, il conflitto diviene violento e subito sedato, chi si oppone è isolato.
Si sta sviluppando un individualismo sfrenato e ognuno non si espone per evitare problemi personali, in pratica lascia correre, non si fa gruppo, non c’è solidarietà.
La critica è solo uno sfogo anonimo tra colleghi per telefono o sulle chat private
Si ricorda che anni fa i Collegi dei docenti erano molto vivaci , con interventi e mozioni dove, nel rispetto dei ruoli Presidi e docenti decidevano insieme e si votava.
Ora si decide altrove, tutto è preparato prima tra DS e Staff, il collegio più che votare, oggi semplicemente ratifica. Chi parla è zittito, isolato, ridicolizzato, chiamato dopo il collegio in dirigenza per giustificarsi.
Mi faccia ricorso, dicono certi DS a chi contesta una decisione o un ordine di servizio. Ovviamente fare un ricorso costa e alla fine non si aspettano anni e quindi si lascia correre e aumenta il potere, la discrezionalità e l’impunità del DS anche perché gli USR non intervengono con visite ispettive periodiche e se lo fanno, gli Ispettori sono nella maggior parte dei casi dalla parte dei DS, cane non morde cane.
Oggi un contenzioso con un DS diventa complicato e gli stessi sindacati qualche volta lo sconsigliano , mentre le RSU sono dalla parte del DS, la RSU che contesta è subito isolata, accusata di ritardare i lavori.
La mappa di potere nelle scuole é estesa e va dagli organi collegiali addomesticati ( Collegio, Consiglio di Istituto e Consiglio di classe) al comitato di valutazione fino alle RSU.
Una gestione neoautoritaria, una democratura insomma codificata in modo esplicito e implicito soprattutto dall’entrata in vigore della legge 107 nel 2015.
Libero Tassella SBC
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