Mobilità 2022 – I vincolati leggano il comma 7 dell’art. 2 del CCNI sottoscritto dalla sola CISL Scuola, leggano quante volte in questo articolo, che individua i destinatari dei trasferimenti, viene citato l’art. 58 comma 2 lettera f) della 106/2021 (il famigerato vincolo triennale nella mobilità) , poi leggano altresì anche gli altri commi dell’art 2 e ancora leggano l’art.8 del Contratto Integrativo triennale che congela i posti, sottraendoli a quelli messi a trasferimento, e leggano anche quanto si prevede sulla mobilità da posto comune a posto di sostegno, movimento trattato come un passaggio di cattedra su aliquote dal 23/24, come se ci fosse la cattedra sostegno, e se riescono ad andare oltre la propaganda di un solo sindacato che ha firmato un atto unilaterale, una sorta di DPCM, una OM , facendolo solo per mera conoscenza e a titolo informativo, senza neppure contrattare, favorendo gli aut aut del Ministero, potranno finalmente rendersi conto di quanto dicono sui social quei pochi vincolati e la Presidente di un sedicente loro comitato di vincolati filo Cisl, ora osannanti per essere stati fatti come si dice dalle mie parti “fessi e contenti”. Complimenti.
Per noi di SBC le cose saranno chiare solo a giugno, quando saranno pubblicati i movimenti 22/23 , allorché le magnifiche sorti progressive del pasticciotto Cisl, infornato a Viale Trastevere a dicembre mentre i sindacati erano in piazza con i docenti contro il vincolo nella mobilità, dispiegherà i suoli reali e miseri effetti, che veramente saranno pochi e penalizzanti con la ripartenza dei vincoli nella nuova sede di titolarità eventualmente ottenuta con trasferimento.
Solo allora si renderanno contro finalmente di come a gennaio si sia fatto molto strepito e propaganda per nulla.
Fanno bene i sindacati non firmatari a impugnare il contratto integrativo sottoscritto solo da un solo sindacato ( nella mobilità non era mai accaduto prima ) noi di SBC condanniamo le pericolose fughe in avanti della CISL Scuola che sottoscrive da sola un CCNI filo Ministero, che più che ai vincolati è servito a togliere le castagne dal fuoco al Ministero e lo preannuncia già a fine dicembre, siano anche preoccupati perché questa spaccatura avviene alla vigilia dell’apertura della trattativa del CCNL 19/21.
Guai a quei lavoratori che ai fatti scelgono le illusioni, peccato che non solo lo pseudocontratto non risolva nulla ma complichi ancor di più il problema, rendendolo forse meno evidente e percepibile, favorendo altresì il disimpegno del governo e del parlamento sui vincoli nella mobilità dei docenti che restano purtroppo. O era proprio questo che si voleva ottenere?
Libero Tassella SBC
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