HomeATASBC: l'organico aggiuntivo ATA non è tra le priorità di questo Governo.

SBC: l’organico aggiuntivo ATA non è tra le priorità di questo Governo.

Il governo prima promette e poi non mantiene

Niente organico aggiuntivo ATA – L’attuale Governo Meloni ha tagliato nella legge di Bilancio 2023, approvata lo scorso dicembre, per la scuola gli investimenti nei prossimi tre anni del 4%, rispetto al 3,5% del governo Draghi.

Inoltre si prevede ancora il mantenimento dei organici attuali anche a fronte di un decremento degli studenti ma in prospettiva con la denatalità incipiente si prospetta la riduzione degli organici come ai tempi della Gelmini, laddove ci sarebbe bisogno di incrementali soprattutto al Sud per garantire il diritto allo studio nei vari ordini e gradi di scuola, specialmente nel primo ciclo d’istruzione con il tempo lungo generalizzato che al Nord è una realtà da anni mentre al Sud è ancora una pia speranza per carenze che si intrecciano tra Stato e Enti locali, Regioni e Comuni.

Anzi se andasse in porto l’autonomia differenziata di Calderoli/ Zaia della Lega che ha fretta perché in crisi di consensi e che potremmo chiamare una secessione tra un Nord sempre più ricco e un Sud sempre più povero con finanziamenti legati alla spesa storica senza una riequilibrio preventivo dei LEP, allora noi avremmo una incipiente carenza strutturale di personale docente e ATA nelle scuole delle regioni meridionali e insulari oltre a scuole di serie A, B, C, D e promozione.

Ma delineato il contesto passiamo allo specifico argomento dell’organico potenziato ATA istituito per il Covid, ridimensionato da Draghi e ora abolito.
Ovviamente una richiesta giusta, gli organici ATA sono ancora calcolati in rapporto al numero delle classi e non dei servizi che la scuola deve offrire, esso si dimostra un organico insufficiente al Nord come al Sud e servirebbe non un organico di supplenti ma un organico stabile potenziato , in pratica nuove assunzioni.

Per ottenere organici aggiuntivi ATA ma lo stesso vale per un incremento dei Docenti al fine di ridurre il numero degli alunni nelle classi ( tra i 10 e i 15) occorrono massicci investimenti per la scuola, ma per questo bisogna in questa legislatura intraprendere una seria e dura lotta vertenziale, i sindacati di categoria e soprattutto il personale della scuola è disposto a tutto questo? In Portogallo il personale della scuola ha scioperato il 3 gennaio. Lo scorso hanno ci sono stati due imponenti scioperi in Inghilterra e in Francia.

Se devo leggere i dati degli scioperi in Italia del personale della scuola e non le chiacchiere sui social spacciate per lotta, direi proprio di no.

I risultati degli scioperi dell’ anno appena trascorso soprattutto quello del 5 maggio 2022 sono stati disastrosi, a non scioperare oltre al personale docente fu proprio il personale ATA e quello dell’ organico aggiuntivo ATA assunto come supplente temporaneo dai DS nello scorso anno scolastico e che ora rivendicano sui social una nuova supplenza.

Se si pensa di introdurre l’organico potenziato ATA nel 2023 con un emendamento nel Decreto milleproroghe si è fuori tempo e si è fuori strada anche perché come ho detto e ribadito più volte non ci sono soldi stanziati in legge di bilancio 2023 per questa proroga dell’organico aggiuntivo ATA ne’ per incrementare gli organici né per ridurre il numero degli alunni nelle classi ne’ per rinnovare il contratto 22/24 di Docenti e ATA scaduto il 31.12.2021.

Voglio poi fare una precisazione sugli emendamenti ai DL, sapete che da qualche anno sulla Scuola si legifera ormai per emendamenti infilati ad arte in DL che trattano materie diverse.

Gli emendamenti per il DL Milleproroghe si possono presentare entro la mattinata del 19 gennaio ma voglio ribadire che gli emendamenti non li presentano i sindacati, come viene fatto credere, gli emendamenti sono presentati dalle forze politiche presenti in Parlamento siano esse di maggioranza che di opposizione, il sindacato al limite può suggerire una proposta di emendamento a questo o a quel politico a questo o a quel partito attraverso il suo responsabile scuola, inoltre i sindacati vengono auditi su loro richiesta dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato.

Presentare emendamenti di bandiera, sapendo ex ante che saranno poi bocciati dalla commissione bilancio, come sempre più spesso sta accadendo, mi pare solo una forma di propaganda politico e sindacale , e la propaganda, illudere i lavoratori soprattutto i più deboli a noi di SBC non piace e a me personalmente fa venire l’orticaria e, a mio avviso, alla lunga non giova neppure ai sindacati e ai partiti, la politica è l’arte del possibile in un contesto reale e non l’arte dell’impossibile in un contesto irreale.

L’erba voglio si sa cresce solo nel giardino del re.

Libero Tassella SBC

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