Credo sia noto che non esiste un esonero dall’insegnamento né per il collaboratore vicario, né per i responsabili di plesso, né per i responsabili dei corsi serali, né per le varie figure di staff, ecc…
Il tutto avviene grazie alla gestione che oggi si fa nelle scuole dell’organico dell’Autonomia di cui alla 107/2015 e in particolare dei posti di potenziamento che invece di essere utilizzati per la didattica vengono dirottati per attività organizzative e gestionali a scapito degli stessi studenti per alleggerire il lavoro organizzativo e gestionale del DS, ovviamente tutto è legale e anche contrattualmente previsto nel CCNL del 2018.
Ci sono alcune scuole in cui i collaboratori vicari hanno un orario settimanale di insegnamento di 21 ore ma di quelle ore non ne fanno neanche una in classe , ci sono responsabili esonerati dall’insegnamento che fanno un orario su quattro giorni settimanali dal lunedì al giovedì, contro la previsione contrattuale, e si potrebbe continuare con altre esemplificazioni.
Ecco cosa significa il clientelismo nelle scuole, per non citare che alcuni incarichi e progetti sono appaltati per anni sempre agli stessi insegnanti che in questo modo riescono a incrementare le loro retribuzioni annuali in modo anche consistente, un sistema in cui tutto tiene, formato da una coesa mappa di potere che si sparisce benefici e benefit e dispensa benefici e benefit nella logica del minimo sforzo e del massimo guadagno.
Mentre sempre più si sottovaluta il lavoro d’aula, si esalta tutto quanto viene creato dallo staff del dirigente, fino al 10% dei docenti di una scuola, un’ offerta educativa di cartapesta ed effimera di nessuna ricaduta sull’insegnamento e tutta tesa alla soddisfazione narcisistica dei clienti sia alunni sia genitori.
Non è un caso che l’efficacia dell’insegnamento nelle scuole italiane sia in forte declino come i dati OCSE impietosamente ci dicono per la conoscenza della lingua italiana e della matematica.
Ecco perché io vado affermando che le scuole oggi sono diventati centri di “malaffare” e il grosso problema oggi nella scuola è un problema morale.
Libero Tassella SBC
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