Io credo che siano ormai tra i più omologati al sistema, come da italica tradizione, e i loro interessi non vanno oltre il loro personale tornaconto, altresì è inutile pensare che possano essere solidali tra loro , per loro gli altri non contano nulla, ormai sono tutti divisi e non hanno fatto nulla negli anni per non cadere in una situazione che ora è diventata irreversibile.
SBC: contro la violenza nelle scuole non servono parole ma atti concreti. Fate presto. È emergenza.
Io non scommetto sugli insegnanti neppure 5 centesimi e credo che a medio termine la loro condizione lavorativa, che diventerà solo esecutiva senza margini di scelta, peggiorerà ancora per quanto riguarda la tipologia e i tempi del loro lavoro.
Per non parlare della violenza di cui saranno vittime
Molti di loro rimpiangeranno di aver scelto questo lavoro ma dovranno aspettare a lungo per uscire con una pensione da fame.
Non lottano, non si sono mai schierati e i governi fanno e faranno di loro ciò che vorranno.
Lacrime e sangue sarà il loro futuro come gli ignavi danteschi costretti a correre dietro uno straccio sporco. Sono contento di essere uscito per tempo dalla scuola oggi non solo non sceglierei questo lavoro ma non farei neppure il sindacalista di gente individualista, indifferente, passiva ed egoista.
Non ti curar di lor ma guarda e passa. Non so neppur io perché continuo a scrivere di insegnanti, vestali della nuova scuola autonoma e neo autoritaria, governata dal Mercato con tutte le sue innovazioni che non sono altro che un impoverimento della scuola delle conoscenze e dei saperi ormai delegittimata ogni giorno e smantellata.
Ma si sa dietro uno scenario di nuovismo e acronimi complessi non c’è nulla
Ribaltando Dante oggi possiamo dire parlando di scuola e insegnanti fatti non foste per seguir virtute e conoscenza ma per essere come quei bruti che violentano nei bagni pubblici di villa Bellini a Catania una tredicenne sotto gli occhi del fidanzato.
Libero Tassella SBC
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