Se i dirigenti hanno gli stipendi più alti dei Paesi OCSE e gli insegnanti quelli più bassi, qualcosa, al di là della difesa corporativa delle associazioni dei Dirigenti e in particolare dell’ANP, dovrà pur significare.
La scelta che si è fatta in Italia nella gestione delle scuole intese come aziende e a favore di questa figura apicale, ad iniziare dalle retribuzioni non è senza un significato.
Attraverso 8000 dirigenti dello Stato sempre fedeli, governo controlla direttamente tutte le scuole italiane.
A mio avviso i sindacati di categoria non dovrebbero più iscrivere i DS che non sono nel Contratto di comparto.
Ora il modello del Dirigente manager è in crisi, il sistema che ha puntato tutto sulla dirigenza e su un’organizzazione piramidale delle scuole con un middle management di fatto pagato con il FIS è completamente fallito.
Bisogna rivedere il quadro di rifermento normativo della Dirigenza scolastica dal punto di vista dei provvedimenti disciplinari nei loro confronti, dei controlli, dei contrappesi ( le RSU sono fallite), della loro mobilità dopo 3 anni massimo 6 dopo certificazione di gradimento e del loro reclutamento.
Libero Tassella SBC
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