Per attutire gi effetti della terza ondata del contagio il Governo, approfittando della pausa natalizia, avrebbe dovuto fare l’unica cosa utile e necessaria, considerata la gravità della situazione contingente, accogliere la raccomandazione dell’ UE e quella di illustri virologi italiani e stranieri e chiudere per 6 settimane le scuole di ogni ordine e grado.
È stato un tragico errore non averlo fatto che pagheremo caro a partire dall’ultima settimana dell’anno e nel mese di gennaio.
Il DPCM del 3 dicembre è andato in tutt’altra direzione putroppo e in piena pandemia , con numeri preoccupanti, non ha fatto l’unica cosa che andava fatta, in quanto il governo è più interessato alle esigenze del mercato e delle vendite natalizie che alla saute della gente.
Per il governo vale l’equazione scuola aperta ripresa degli acquisti, si privilegiano i consumi alla vita della gente soprattutto anziana.
Come si fa a non chiudere tutte le scuole dell’infazia e primarie che sono focolai di infezioni, scuole che hanno aule senza un sistema di ricambio d’aria se non quello di aprire le finestre e le porte in pieno inverno con umidità e temperature rigide.
Come Scuola Bene Comue siamo indignati come insegnanti e genitori anche perché appare sempre più evidente che l’apertura delle scuole ci ha trovati largamete impreparati sul piano della sicurezza e tale apertura ha causato l’inizio della seconda ondata.
Pertanto dai numeri gestibili di settembre siamo arrivati a cifre preoccupanti con centinaia di morti ogni giorno. Il contagio è stato portato nelle famiglia dagli studenti.
Mentre il governo minimizza noi denunciamo che tenere le scuole ancora aperte in un situazione non di sicurezza è un grave attentato alla salute pubblica sancita dalla Costituzione.
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