Dopo un sondaggio di una rivista on line della scuola, si afferma che il problema per gli insegnanti non sarebbe stato Draghi ma Bianchi, il Ministro dell’ Istruzione scelto da Draghi non certo dal destino su segnalazione del PD e di Confindustria.
Ma chi ha votato in aprile il CdM il decreto legge n.36 ? Babbo Natale?
Chi si è opposto a ogni modifica parlamentare? La Befana?
Chi ha cestinato emendamenti o modificato emendamenti all’ultimo momento in commissione? L’uomo ragno?
Poi credo che tanta meraviglia per la caduta di Draghi sia addirittura surreale, i docenti, pur se passivi, hanno ben capito che tra le parole molte e i fatti pochi c’ è di mezzo il mare e sui e per i docenti il governo Draghi ha fatto molte chiacchiere e pochi fatti e quei pochi sono stati contro i docenti, ispirati dalla Confindustria e da Andrea Gavosto.
La cosa poi che invece meraviglia, e su questo SBC ha preso prontamente le distanze, nel silenzio colpevole di gruppi, associazioni, sindacati, come una rivista filogovernativa Tuttoscuola con una petizione firmata da un ex Ministro due sindacaliste di rango ( la segretaria e la ex segretaria della Cisl Scuola, Ispettori e DS , ex presidenti Invalsi, un ex alto funzionario del Miur esponenti dell’ANP abbia potuto arrogarsi il diritto di parlare per il mondo della scuola.
Dopo il dibattito Parlamentare al Senato e dopo che anche la Lega e FdI si sono sfilate dalla maggioranza, ora le dimissioni di Draghi sono certe.
Libero Tassella SBC
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