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SBC:… e se sostituissero lo sciopero e la lotta con un convegno a Roma per vedere l’effetto che fa?

Cambiare la manovra di bilancio e rinnovare il contratto, sono i due temi del convegno romano del 12 dicembre, di Cisl Scuola e Snals che non solo non hanno proclamato lo sciopero generale del 29 novembre ma ne hanno preso le distanze.

Insomma mentre i docenti disertano lo sciopero del 29 novembre con una bassa partecipazione e si sfogano con chiacchiere inutili sui social, i sindacati Cisl e Snals che sono soliti non indire gli scioperi perché per loro ormai lo sciopero è uno strumento inutile a fronte del lavoro con la politica, organizzano a Roma un bel convegno presentato dal direttore della Tecnica della Scuola e credo anche con la possibile presenza di qualche esponente dell’attuale maggioranza.

Per quanto riguarda il Contratto che scade il 31 di questo mese, non c’è trippa per gatti in legge di bilancio 2025 come è stato recentemente ribaditi ai sindacati a Palazzo Vidoni, non ci sarà un euro in più per il CCNL 22/24, tanto che SBC ha suggerito la chiusura immediata della parte economica del contratto di lavoro, affinché in busta paga i lavoratori della scuola ritrovino l’intero contratto in pratica si tratta di una cinquantina euro ovviamente al netto da aggiungere a quanto già erogato.

Quindi se la legge di Bilancio 2025 non prende minimamente in considerazione il CCNL 22/24 in scadenza, considera invece i due prossimi contratti e sancisce che per i prossimi 5 anni fino al 2030 ci sarà un appiattimento delle retribuzioni di docenti e ATA. Basterà un convegno per cambiare le cose? Non credo.

I convegni a volte servono per ottenere qualche promessa che come sappiamo non serve a niente.

Ma ritorniamo ad un altro punto che dovrebbe essere centrale nella dialettica tra sindacati e governo oltre ai rinnovi contrattuali.

Parlo degli organici, l’entità dei tagli stabiliti da Giorgetti d’intesa con Valditara per il 2025 li conoscete, anche su questi tagli i “sindacati comunisti” vi hanno invitato a scioperare prima il 31 ottobre( Flc Cgil) e poi il 29 novembre ( Cgil e Uil).

Credete che un convegno a Roma il 12 dicembre possa fermare la politica dei tagli che inizia con gli organici 25/26 e che porterà in seguito a una sensibile riduzione del personale della scuola statale?

Io non credo che un convegno possa fare questo, e credo che non lo credano neppure la Barbacci e la Serafini segretarie nazionali di Cisl Scuola e Snals protagoniste del convegno, l’unica concessione potrebbe essere una dilazione dei tagli che i due sindacati poi avocherebbero come loro esclusivo merito, mentre i sindacati protestatari non hanno ottenuto nulla con il loro sciopero politico e inutile.

Ma permettetemi di dubitarne Comunque in legge di bilancio passerebbe la linea dei tagli del personale della scuola che continuerebbe negli anni a seguire.
Tutto il resto sono chiacchiere da convegno. Non si sostituisce la lotta con i convegni e le chiacchiere.

Libero Tassella SBC

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