Contratto 2019/21. I contratti di lavoro saranno firmati sempre con ritardo e anche al ribasso con la parte normativa comunque peggiorativa rispetto ai precedenti contratti e con incrementi retributivi solo per pochi, mentre per tutti gli altri gli aumenti saranno tali da non compensare la perdita del potere d’acquisto dei salari.
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Insomma gli insegnanti continueranno a essere sottopagati e ad avere nel contempo maggiori oneri lavorativi.
Del resto la categoria si è arresa da tempo e i sindacati sono deboli e lo saranno sempre di più con l’autonomia differenziata che potrà portare anche a retribuzioni diverse in rapporto alla regione di servizio.
Non escludo che i contratti in futuro potranno essere regionali e i vecchi contratti nazionali saranno solo un vecchio ricordo.
Non oso pensare cosa possa accadere nel prossimo futuro.. Ma questo, a quanto pare, interessa davvero poco agli insegnanti di cui ai governi è nota la debolezza nelle mobilitazioni addirittura l’indifferenza.
I docenti hanno anche disertato la lotta contro l’autonomia differenziata e questo è stato gravissimo, i docenti ne pagheranno presto le conseguenze.
Tempi durissimi si annunciano per gli insegnanti italiani sotto ogni profilo: quello lavorativo nelle scuole dove ubbidiranno ciecamente ai DS, che avranno il potere di sospenderli, ubbidiranno al middle management, sotto il profilo della mobilità e delle retribuzioni e anche sotto il profilo pensionistico.
Mala tempora currunt.
Libero Tassella SBC
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