Mi dicono che in alcune scuole il primo collaboratore scelto dal DS viene chiamato vicedirigente, forse mi sono perso qualche passaggio nella scalcagnata politica scolastica, ma non mi risulta che nella scuola sia stata istituita la vicedirigenza.
Questo è solo un segnale folklorico se volete, di quanto stia accadendo nelle scuole statali italiane che con la parola magica ” in autonomia” fanno con spirito clientelare quello che credono più opportuno fare nell’interesse dei soliti noti.
I DS o fanno finta di non vedere, con il.motto tutto bene madama la marchesa oppure sono loro a condurre la partita , gli organi di controllo si limitano a un controllo solo formale delle carte (sempre a posto) e nelle scuole si perpetuano consuetudini gestionali e spartititorie che nulla hanno a che vedere con i contratti e con le norme. In autonomia vi sentite dire si può derogare.
Nelle scuole c’è un allarme clientelismo. I sindacati, assenti nelle scuole, non sanno o non intervengono altrimenti nella scuola non riusciranno a presentare la lista RSU ogni tre anni e le RSU sono della partita, inutile dire che in questi giorni le liste si fanno nei locali della dirigenza scolastica alla presenza dello staff che o si candida direttamente o fa candidare pupazzi facilmente manovrabili e ricattabili.
Chi prova a denunciare o ad opporsi è vittima di mobbing orizzontale (il DS non so sporca neppure le mani), viene isolato e indotto al trasferimento. Non generalizzo ma questo ormai si sta sempre più diffondendo.
Libero Tassella SBC
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