SBC: appello di Libero Tassellla ai gruppi social della scuola

Se i gruppi social sulla scuola vogliono avere anche un’ incidenza nella realtà delle scuole non devono diventare sindacati ma devono riuscire ad esprimere una loro visione sulla scuola e sul lavoro degli insegnati.

Devono saper parlare criticamente di riforme e contratti. Devono saper proporre e interloquire con politici, sindacalisti e istituzioni.

Devono saper usare tutte le potenzialità dei social sulla comunicazione a distanza, usando le tecniche comunicative che questi ci offrono e ci offriranno in seguito.

Dobbiamo saper gestire i dibattiti, affinché non scadano mai inutili invettive o in sterili lamenti.

Abbiamo la fortuna di ascoltare i lavoratori della scuola mentre i sindacati stanno man mano perdendo il contatto con la base, allora facciamone un buon uso incanalando questo ascolto in una discussione dialettica foriera di proposte.

Chi lo ha detto che le proposte debbano venire solo dai sindacati o dai politici.

Anche noi potremmo suggerite proposte e cambiamenti. Noi dobbiamo dare voce critica agli insegnati srollandoli dal loro torpore e dalla loro apatica indifferenza unica causa dei loro mali.

Questo spetta a noi. Amici amministratori dei siti Facebook sulla scuola non sono importati i numeri degli iscritti alle vostre pagine ma quanto esse riescano a proporre e a fare.
Noi di SBC ci siamo messi alla prova più volte e lo faremo ancora.

Vogliamo entrare nelle scuole e abbiamo in progetto di presentarci con Noi Scuola alle RSU, pur non credendo, e vorremo che questo fosse un progetto provare. Andremo alla ricerca di docenti ovunque essi siano per contrastare l’assolutismo dirigenziale oggi regnante nella scuola.

Insegnanti contrastrastivi unitevi e fatelo attraverso i social. Noi di SBC vi aspettiamo.

Libero Tassella SBC

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