I genitori cosiddetti no dad si diano da fare per bloccare la diffusione del virus con comportamenti responsabili e civili ( nel senso di vivere rispettando le regole in comunità in un momento di emergenza) Invece del Tar usino correttamente la mascherina, evitino gli assembramenti, i ricevimenti e le feste in casa, sabato mattina in quel paesone borghese e anarcoide che è il Vomero, li vedevi seduti ai tavolini con la faccia al sole già primaverile con le gambe accavallate in bella mostra per farsi ammirare e a parlare di cazzate personali, ovviamente senza mascherina o con mascherina griffata alla gola.
Il virus ha trovato un altro alleato nei giudici del TAR, in avvocati di grido e in questi genitori che hanno riscoperto sulla strada di Damasco in piena pandemia l’importanza delle scuole aperte, ma anche di ristoranti, pub, piscine, palestre, vacanze, week end, e tutto l’armamentario del consumismo in cui si realizzano.
Ricordo che recentemente la Merkel ha chiuso le scuole fino a marzo, convincendo persino il governatore della Baviera una sorta di De Magistris tedesco che le scuole non le chiederebbe mai anche con 500 morti al giorno.
Libero Tassella SBC
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