Di fronte alle sanzioni disciplinari più gravi come le sospensioni dal servizio, i docenti potranno continuare a fare riferimento a un organo terzo e imparziale. Nel corso del secondo incontro sul rinnovo contrattuale del comparto scuola infatti, l’Aran ha accolto le istanze dei sindacati in merito al mantenimento della competenza dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari anche per il futuro.
La proposta presentata dall’Aran prevede sostanzialmente di recepire nel testo contrattuale lo stesso impianto normativo sulle sanzioni disciplinari docenti già contenuto nel Dlgs 297/94, garantendo in questo modo – come ribadito anche dalla Corte di Cassazione – che siano gli Uffici Scolastici Regionali a irrogare le sospensioni attraverso l’UPD, lasciando al dirigente scolastico solo sanzioni di minore entità come le censure.
Nonostante alcune norme successivamente modificate avessero esteso la competenza dei presidi anche alle sospensioni fino a 10 giorni, sostanzialmente tale prerogativa è sempre rimasta in capo all’organo terzo ai fini dell’imparzialità del procedimento. Ora con l’accordo raggiunto, si punta a recepire tale impianto direttamente nel contratto collettivo nazionale, tutelando così la libertà di insegnamento dei docenti.
I sindacati si dicono soddisfatti di questo primo risultato e disponibili ad approfondire nel merito la proposta, al fine di giungere a un accordo che definisca compiutamente la responsabilità disciplinare del personale scolastico all’interno del testo contrattuale.
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