In risposta alle nostre anticipazioni
Pietro José Maria Salvato – Allora diciamo che c’è un motivo sostanziale sul perché potrebbero/dovrebbero valere solo i 36 mesi su OD è non quelli su OF. È la normativa europea. Quella stessa normativa che fu aggirata dal governo Renzi seguendo due vie diametralmente opposte.
La prima con il piano nazionale straordinario delle immissioni in ruolo del 2015, con le famose 3 fasi, l’algoritmo ecc.
La seconda, invece, quella che definiva il limite in 36 mesi di supplenza su posto vacante, dopodiché non sarebbe stato più possibile accedere su quel tipo di supplenza, mentre sarebbe stato possibile ancora averle sui posti in OF, quindi con contratti con scadenza al 30.06. Questo, proprio per evitare di dover ricorrere ad una nuova fase straordinaria di immissioni e, forse soprattutto, per evitare le pesanti sanzioni previste dall’Unione europea, che vieta appunto l’abuso dei contratti a termine (ma solo quelli su posto vacante in OD e quindi con contratto al 31.08).
Adesso il governo si prepara, sostanzialmente a fare la stessa cosa, con la differenza, non da poco, che si tratterà di numeri meno eclatanti rispetto al 2015. Un pannicello caldo (che comunque a qualcuno riscaldera’) ma che terrà fuori, ancora una volta, la gran parte dei precari: quelli che “risiedono” nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia (quest’ultima considerata vera e propria manovalanza del mondo della scuola). Per questi l’unica possibilità di accesso al ruolo resterà il concorso, nelle forme che il nuovo governo vorrà predisporre (ordinario, riservato, facilitato, con o meno tirocinio formativo ecc.). La politica sulle “facili illusioni” ci sguazza a meraviglia, però la chiarezza è bene farla per tempo, specie tra di noi.