Lo scriviamo da tempo che i docenti ormai hanno pochissime armi a loro disposizione e per di più devono fare i conti con classi pollaio, con studenti figli di una società in continuo cambiamento, con BES, DSA e chi più ne ha più ne metta.
Non a caso negli ultimi anni i casi di Burnout stanno aumentando a dismisura, anche perchè i poteri in mano ai docenti ormai sono davvero pochi, così come gli strumenti.
Il voto in condotta è utile ai docenti?
Il voto in condotta potrebbe essere uno strumento utilissimo se utilizzato come deterrente? E’ ciò che pensa Salvini visto che pensa di reintrodurlo per far fronte al bullismo e al cyberbullismo.
Alla base della proposta ci sono gli ultimi episodi di cronaca che raccontano di presidi aggrediti, insegnanti costretti a scappare dalle classi per evitare di essere malmenati, insomma il solo voto di condotta può bastare? Probabilmente no, però potrebbe in qualche maniera essere agitato dai docenti quando la sola didattica e la sola autorevolezza falliscono.
La reintroduzione del voto in condotta avverrebbe con il disegno di legge n. 796 che riporta a scuola l’insegnamento dell’Educazione civica come materia curricolare per un monte ore annuo di 33 ore, un’ora la settimana. Basterà a redimere i bulli?