S.B.C. Noi siamo quelli.
Con un documento circostanziato la S.B.C ha espresso una posizione politica netta sulla 107 e sulla necessità della sua abrogazione per una nuova legge organica di riforma della Scuola.
Vogliamo essere chiari, tra noi ci sono persone che hanno lottato da sempre contro la Legge 107, io sono tra questi, gente che hanno partecipato alla lunga mobilitazione nelle città con i lumini accesi e che portò allo sciopero del 5 maggio 2015, siamo quelli che scioperarono e manifestarono in quel 5 maggio a Roma, a Milano, a Palermo al di là dell’appartenenza politica e sindacale, gente presente al Senato che piangeva dagli spalti mentre gli esponenti dei partiti dell’allora maggioranza si abbracciavano e si baciavano, gente che protesto’ fuori Palazzo Madama contro i Senatori che si erano astenuti. Noi siamo sempre quelli che abbiamo dato un segnale fortissimo con il voto del 4 marzo del 2018, tra noi ci sono insegnanti che hanno combattuto contro gli effetti della legge nelle scuole, nei collegi, come RSU e per questo sono stati emarginati e a volte sono state vittime di ostracismo e di mobbing da parte dei DS e delle figure di staff, noi siamo sempre quelli che in questi anni e nei 15 mesi della diciottesima Legislatura stiamo chiedendo inascoltato la demolizione della Legge che tanti guasti sta portando nella scuola e altri ne porterà con la piaga dell’analfabetismo funzionale. Noi siamo quelli che pensiamo che non sarà un’alleanza di governo con un partito che allora volle fortissimamente volle la 107 , ora possa fermare il processo di demolizione di quella che fu chiamata la Buona Scuola ma che dovremmo chiamare con Miguel Gotor “Cattiva Scuola”.
Dal partito di maggioranza relativa il M5S di cui molti esponenti insegnanti allora erano con noi ( Gallo, Azzolina, Granato, ecc… ci aspettiamo un doveroso atto di coraggio. La scuola reale aspetta ormai da oltre 4 anni.
Libero Tassella S.B.C.