Numerosi sono stati in questi ultimi tre anni, i disservizi e persino gli incidenti che hanno coinvolto studetesse e studenti nell’alternanza scuola lavoro ( ASL)
Dai D.S. poi, per adempiere all’obbligo dell’ ASL, sono state avallate attività di ogni tito e così in questi tre anni abbiamo visto di tutto e di più, in alcuni casi si é scaduti persino nel ridicolo, mentre sono state sprecate ore ef ore di lezione.
I docenti e gli studenti hanno più volte sottolineato e denunciato, contestandola, un’esperienza tanto inutile quanto dannosa ed alienante sul piano formativo.
Ci domandiamo , quale esperienza formativa possa mai essere quella in cui studentesse e studenti siano messi al servizio di soggetti ospitanti ( aziende, associazioni, enti pubblici) e debbano rendersi acriticamente disponibili?
L’ASL si dimostra essere più che altro un aiuto per gli imprenditori e ha un risvolto negativo dal punto di vista ideologico, cioè di messaggio implicito, che a volte tanto implicito neppure è.
Il giovane studente introietta nei confronti dell’azienda un atteggiamento di acritica passività e di conformismo, oggi per il successo a scuola, domani per non perdere il lavoro.
Che fare? Ecco la proposta di S.B.C.
1) Modificare la legge 107/2015 e rendere facoltativa l’ASL.
2) Relegare l’ASL fuori dell’orario scolastico e in un periodo non coincidente con le attività didattiche.
3) Prevedere l’ASL così come da punto 1) e 2) solo nei tecnici e nei professionali.
4) Non considerare l’ASL ai fini della valutazione e nell’Esame di Stato.
5) Considerare l’ASL solo come un credito scolastico nelle valutazioni finali nei tecnici e professionali.
Libero Tassella S.B.C.