La nostra indiscrezione pubblicata in tempi non sospetti (26 giugno scorso) che aveva fatto storcere il naso a qualcuno, via via sta trovando conferma nelle dichiarazioni di diversi autorevoli esponenti della maggioranza di governo.
La soglia dei 36 mesi di precariato oltre alla quale si deve procedere alla stabilizzazione imposta dall’Europa e che aveva in qualche modo “aggirato” il governo Renzi, sembra invece essere accolta favorevolmente dall’Esecutivo Lega 5 Stelle che sta procedendo a studiare la formula migliore per procedere alle immissioni in ruolo, sanando così una situazione che si trascina da anni e anni.
I requisiti per ottenere l’immissione in ruolo
Quali requisiti devono possedere i precari per essere immessi in ruolo? La legge allo studio del governo sembra essere improntata su alcuni punti saldi, su tutti l’abilitazione all’insegnamento. Signica dunque che per essere immessi in ruolo non bastano i soli 36 mesi di servizio ma occorre anche essere in possesso dell’abilitazione.
Altro punto fermo riguarda invece il posto occupato, il precario deve aver svolto i 36 mesi di servizio su posto vacante di organico di diritto.
L’ultimo requisito e forse più importante riguarda il posto che dovrà essere libero nel momento nel quale dovrà avvenire l’immissione in ruolo.
L’attesa fra i precari è altissima, va detto che ad avere maggiori possibilità sono sempre i precari del Nord, il calo demografico e la contrazione degli organici delle regioni del Sud, anche con le attuali immissioni in ruolo, registrerà percentuali di stabilizzazioni ben più basse rispetto a quelle del Nord del nostro Paese.
