Nel 2025, i pensionati italiani vedranno un significativo aumento dei loro trattamenti grazie alla rivalutazione delle pensioni in relazione al costo della vita. Gli incrementi varieranno da un minimo di 104 euro all’anno per gli assegni di 1.000 euro lordi mensili, fino a un massimo di 461,59 euro per gli assegni da 5.000 euro lordi mensili. Questi aumenti sono il risultato dell’applicazione di un incremento dello 0,8%, corrispondente all’inflazione calcolata dall’Istat, e del nuovo sistema di calcolo stabilito dalla legge di Bilancio, che elimina il drastico taglio dell’adeguamento previsto per quest’anno.
Il provvedimento è stato certificato da un decreto del 15 novembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce la rivalutazione provvisoria delle pensioni in base all’indice Istat registrato nei primi nove mesi dell’anno. È importante notare che, se l’indice definitivo dovesse risultare più elevato, verrà effettuato un conguaglio nel prossimo anno. La percentuale di incremento dello 0,8% sarà applicata in modo differenziato a seconda delle fasce di reddito.
Rivalutazione delle pensioni INPS 2025, le fasce di reddito e i loro aumenti, la tabella
La legge di Bilancio 2025 conferma la rivalutazione straordinaria delle pensioni minime, attualmente fissate a 598,61 euro, con un incremento del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. Tuttavia, i pensionati all’estero non beneficeranno di questa rivalutazione se le loro pensioni superano il minimo Inps. Gli assegni non superiori al trattamento minimo riceveranno un incremento del 100% dell’indice Istat, insieme a una rivalutazione straordinaria del 2,2%. Ciò significa che il trattamento minimo salirà a 616,67 euro, garantendo un recupero rispetto al valore attuale.
Per gli assegni superiori al minimo e fino a quattro volte il suo valore, ci sarà una rivalutazione del 100% dell’indice Istat. Ad esempio, un assegno di 1.000 euro lordi mensili aumenterà a 1.008 euro, mentre un assegno da 2.000 euro avrà un incremento di 16 euro mensili.
Per gli assegni superiori a quattro volte il minimo, le regole diventano più complesse. Un trattamento da 2.500 euro sarà incrementato di 19,95 euro mensili, mentre un assegno da 3.000 euro salirà di 23,51 euro. Infine, i trattamenti da 5.000 euro lordi mensili verranno aumentati di 35,51 euro, per un totale di +461,59 euro all’anno.
Queste modifiche rappresentano un passo importante per garantire una maggiore equità e sostenibilità nel sistema pensionistico italiano, offrendo un supporto essenziale ai pensionati in un contesto di inflazione crescente.
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