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Ritorniamo ai concorsi, alle assuzioni dalle graduatorie già esistenti, allo sdoppiamento delle classi, all’edilizia scolastica per una scuola nuova, sicura e in presenza

Innanzitutto io credo che ci debba essere per il 2020/21 un reclutamento su tutti i posti disponibili e vacanti, questo deve essere un impegno del Mef, assumendo dalle graduatorie già esistenti e cioè dalle G.M. 2016, dalle GAE, che vanno esaurite, e dalle GMRE 2018 per infanzia e primaria.
Rendere praticabile la Call veloce per Gae e GM e la messa in coda in altre regioni per le GM 2016, eliminando per questi docenti il vincolo quinquenale sulla mobilità che resterebe solo per gli assunti dai concorsi speciali e ordinari banditi nel 2020, questo sarebbe possibile con un accordo sindacale.
Ovviamente bisogna subito intervenire sugli organici, ora quelli di diritto definiti nelle scorse settimane non assicurano affatto un rientro in sicurezza a settembre di studenti e studentesse. Le classi pollaio restano o sovradimensionati rispetto agli spazi a disposizione .
Quindi bisogna procedere ai necessari e urgenti sdoppiamenti di classi, soprattutto nella scuola dell’infanzia e nel frattempo avviare urgenti interventi di edilizia scolastica per assicurare il numero di aule necessario per un sicuro rientro a settembre in presenza, abbandonando ogni ipotesi di didattica a distanza, mista, a giorni alterni, come l’organizzazoine a doppio turno. Bisogna anche fornire alle scuole un nuovo arredo scolastico che tenga conto della sicurezza di insegnanti ed alunni nelle classi.
Insomma più immissioni in ruolo a settembre dalle graduatrie già esistenti, meno alunni per classe, più classi e più aule attrezzate e in sicurezza.
Per quanto riguarda il reclutamento , il lodo Conte di ieri notte dimostra come la politica influisca negativamennte sulla selezione degli insegnanti in entrata che per noi di SBC non può che essere per concorso come costituzionalmente sancito , auspicando che gli ultimi concorsi e abitazioni riservati del 2020 rappresentino la fine di una fase transitoria fatta di ope legis, di condoni , di sanatorie di scont su cui per trent’anni si sono costruite piccole e grandi fortune politico -sindacali e legali.
Se vogliamo una buona scuola dobbiamo selezionare gli insegnanti migiori secondo il merito.
Il risultato di tutto questa sciatta ed interessata politica sul reclutameto è stato l’analfabetismo di ritorno , la povertà educativa , gente che non sa scrivere tre righe senza errori per non parlare della punteggiatura. La scuola ha una sua funzione fondamentale come oggi scrive Galli Della Loggia sul Corriere, basata sulla conoscenza disciplinare e merita insegnanti preparati e selezionati, la Costituzione per questo prevede un concorso non un’anzianità di servizio in assoluta autoreferenzialità.
Credo che una prova scritta, ritornando al lodo Conte, sia valida a patto che sia selettiva e cioè preveda un voto minimo ( altrimenti sarà la solita burletta all’itaiana ) in quanto il cadidato potrà dimostrare la conoscenza della lingua italiana, la conoscenza della sua disciplina e la conoscenza delle metodologie di insegnamento, con tre quesiti a risposta aperta sui programmi dei Concorsi a cattedra del 2006.

Libero Tassella S.B.C.

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