Un insegnante dell’ITC di Cosenza viene aggredito dai genitori di un alunno e va al Pronto soccorso e le sue ferite sono giudicate guaribili in sette giorni. Per quelle psicologiche probabilmente occorrerà molto più tempo.
Di storie come queste negli ultimi anni se ne sono sentite veramente tante : insegnanti maltrattati e minacciati dai genitori o bullizzati, insultati e aggrediti dai propri alunni. Che si fa? Ad oggi si è parlato tanto ma non si è fatto nulla.
Il fenomeno è destinato ad aumentare, siamo solo all’inizio dell’anno scolastico 23/24 e già la tensione è altissima con gravi episodi venuti al ” disonore” della cronaca in ogni parte d’Italia.
Tutti: associazioni di docenti (AND) , ministro pro tempore, sindaco di Cosenza si indignano, ma le cose restano uguali a se stesse.
Noi di SBC consigliamo sempre di denunciare all’autorità la giudiziaria, alla scuola di costituirsi parte civile e ai docenti di manifestare tangibilmente la loro solidarietà con manifestazioni.
Putroppo spesso non accade nulla di tutto questo e l’aggredito sperimenta sulla sua persona oltre al danno fisico e morale anche la solitudine e la mancanza di solidarietà. Mai come in questi casi nella scuola si è soli.
Libero Tassella SBC
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