Rischio per le pensioni future – Il sistema previdenziale italiano affronta una nuova minaccia legata all’evoluzione demografica del Paese. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), nei prossimi 10 anni è previsto un passivo di bilancio di diversi miliardi di euro dovuto a squilibri strutturali.
Il motivo principale è l’inversione della piramide delle età causata dall’aumento dell’aspettativa di vita e dal crollo del tasso di natalità. Già oggi ci sono più pensionati che lavoratori e questo trend è destinato ad accentuarsi, riducendo progressivamente la base contributiva. Nel contempo, molti giovani faticano ad accedere al mondo del lavoro in modo continuativo a causa della precarietà, con carriere frammentate che rischiano di compromettere l’adeguatezza futura delle pensioni.
Secondo le stime dell’INPS, nei prossimi anni il numero dei trattamenti pensionistici continuerà ad aumentare mentre quello dei lavoratori diminuirà costantemente. Questo squilibrio strutturale metterà sotto forte pressione le casse previdenziali e renderà insostenibile il sistema. A ciò si aggiungono i nuovi modelli di carriera che vedono molti giovani con lavori discontinui e salari bassi, fattori che determinano il rischio concreto di pensioni inadeguate.
Un quadro preoccupante che rende urgente un ricambio generazionale nel mondo del lavoro e una riforma organica del sistema, per garantire anche alle future generazioni un trattamento pensionistico dignitoso dopo una vita di contribuzione. In assenza di correttivi il default diventerebbe inevitabile con gravi conseguenze sociali.
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