HomeComunicato StampaRipristinare il Fondo per la Povertà Educativa: L’Appello di Elisabetta Piccolotti

Ripristinare il Fondo per la Povertà Educativa: L’Appello di Elisabetta Piccolotti

Il Governo deve agire: senza il Fondo per il contrasto alla povertà educativa, migliaia di minori rischiano di restare indietro

La parlamentare Elisabetta Piccolotti, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha lanciato un appello deciso al Governo: è urgente ripristinare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Questo strumento, nel corso degli anni, ha rappresentato un pilastro fondamentale per il sostegno a bambini e ragazzi provenienti da contesti sociali difficili, favorendo la realizzazione di centinaia di progetti che hanno coinvolto oltre 500mila minori su tutto il territorio nazionale.

“Sosteniamo con convinzione l’appello degli assessori delle principali città italiane. Il Fondo ha garantito opportunità essenziali per la crescita e l’apprendimento di tanti giovani,” ha dichiarato Piccolotti. La sua eliminazione dalla Legge di Bilancio 2025 rappresenta, secondo la parlamentare della commissione cultura di Montecitorio, un grave passo indietro nella lotta contro le disuguaglianze.

Il problema della povertà educativa, infatti, è più che mai attuale: “Privare i giovani di esperienze culturali, sportive ed educative indispensabili significa segnare il loro destino, specialmente per chi nasce in contesti già svantaggiati,” ha aggiunto Piccolotti. La proposta è chiara: rendere strutturale questo modello di intervento per assicurare a tutti i ragazzi l’accesso alle risorse necessarie per il loro sviluppo.

L’onorevole non ha risparmiato critiche alla recente narrativa governativa: “Il Governo ha trasformato Caivano in un simbolo, ma di realtà come Caivano ce ne sono centinaia in Italia. La propaganda non basta. Occorrono azioni concrete per rispondere ai bisogni reali dei minori.”

Ripristinare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa significa investire nel futuro del Paese, offrendo ai giovani le competenze e le opportunità necessarie per crescere e contribuire positivamente alla società. La sfida ora è nelle mani del Governo: rispondere a questo appello significherebbe dimostrare un impegno concreto per il benessere delle nuove generazioni.

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