Quest’anno si rinnovano le RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) e a votarli saranno i lavoratori, anche quelli precari. Si tratta di un vero e proprio banco di prova per i sindacati rappresentativi e per quelli che sperono di diventarlo. Le scuole stanno già ricevendo le e-mail con i relativi programmi, mentre i lavoratori sono invitati a candidarsi ora con questa o con quell’altra sigla. A partire in vantaggio sono ancora una volta le sigle che siedono al tavolo delle trattative (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) anche se negli ultimi tempi la loro popolarità è calata drasticamente.
Elezioni RSU chi votare?
La domanda che si porranno molti è chi votare. Spesso prevale la persona. La fiducia viene accordata al collega sia ATA che docente che abbia un po’ di dimestichezza con il sindacato o con le leggi che regolamentano la scuola, altre volte sono gli stessi dirigenti a sostenere una lista o un candidato. Spesso, infatti, si assiste a conflitti di interessi enormi dove ad essere votati sono i collaboratori stretti dei DS. In questo caso non si capisce chi controllerà il controllore, in particolare quando i dirigenti vestono i panni del “padre padrone”. A volte è lo stesso dirigente ad avere in tasca una tessera sindacale e certamente non sarà una tessera dei sindacati non “rappresentativi”. Ma alla fine il lavoratore a chi deve accordare la propria fiducia? E’ chiaro che non è compito nostro indirizzarvi da questa o da quell’altra sigla sindacale, tuttavia il consiglio che vi diamo è di accordare la vostra preferenza a colleghi che abbiano a cuore le sorti della scuola e che siano in grado di mettersi al servizio di tutti, poichè una vera RSU deve essere al servizio dei colleghi e deve rappresentarli in sede di contrattazione e di organizzazione del lavoro. Se potete evitate di votare i soliti “arrivisti”, molti sfruttano questo canale per mettersi in mostra e per entrare nelle grazie del dirigente.