Rinnovo del contratto scuola, le cifre della discordia. In questi mesi siamo stati abituati ad una serie di notizie della stampa poco rassicuranti, salvo poi essere smentite da autorevoli esponenti dell’Esecutivo.
In questi giorni la stampa riporta le cifre da destinare al rinnovo del contratto della scuola e del pubblico impiego. Se sono queste c’è poco da stare allegri.
Si parla di circa 40 Euro procapite, poca roba, ma la cosa che preoccupa di più i lavoratori è il contenuto dell’accordo come le telecamere in classe che vanno a cozzare con la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione e le impronte digitali.
Provvedimenti che francamente più che rassicurare sconcertano, ma sono quei provvedimenti sbandierati in campagna elettorale dalla Lega che nulla hanno a che vedere con la qualità dell’Istruzione, anzi.
Rinnovo del contratto, le cifre
Le cifre destinate al rinnovo del contratto sarebbero (condizionale d’obbligo) 1,1 miliardi di euro per il 2019 e 1,425 per il 2020 che diventano 1,775 miliardi a decorrere dal 2021, in soldoni sarebbero 500 Euro l’anno, circa 40 Euro al mese. Briciole!
La coperta è senza dubbio corta, ma gli stipendi della scuola restano al palo. Occorrerebbe una politica salariare seria, ma ancor di più occorrerebbero le risorse. Tuttavia come abbiamo precisato si tratta di indiscrezioni di stampa che potrebbero essere smentite già domani. Tant’è che Di Maio ha già promesso di reperire altre risrse proprio da destinare all’aumento degli stipendi del pubblico impiego, tagliando le agevolazioni dei petrolieri.
Sembra invece essere confermato il bonus docenti destinato alla formazione, probabilmente però saranno riviste le modalità.