Permessi retribuiti – Ci aveva provato il governo precedente senza riscirci, ci sta riprovando nuovamente il ministro Bussetti. Secondo quanto dichiarato dai sindacati lo scontro fra le sigle sindacali e gli esperti della contrattazione dell’ARAN sono appunto i giorni di permesso retribuiti per il personale docente di ruolo.
Attualmente tale personale può usufruire complessivamente di 9 giorni. I primi 3 senza alcuna limitazione, glialtri 6 da scalare dalle ferie annuali. L’ARAN vorrebbe far rientrare anche i primi 3 giorni nel calderone delle ferie annuali, significa che i dirigenti potrebbero concederli solo senza oneri per lo Stato, ovvero solo se il docente trova un sostituto e poi restituisce le ore.
Attualmente invece i primi 3 giorni vengono concessi ed è competenza della scuola trovare il docente che sostituto, cosa diversa per i 6 giorni. Va anche detto che molti dirigenti giocano sul fatto che i docenti non conoscono l a normativa di riferimento e nemmeno il contratto collettivo che regola i permessi del personale di ruolo e chiedono agli stessi docenti di trovarsi il sostituto anche per i 3 giorni.
In questo caso dovrebbero intervenire le RSU di istituto avvisando le sigle sindacali di appartenenza in modo da diffidare il dirigente scolastico.
Sul lato economico, il ministro Bussetti ha annnunciato aumenti a 3 cifre, anche in questo caso occorre capire se si parla di cifre al netto o al lordo e soprattutto se ci sono le coperture.