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Riforma Madia: licenziati se la valutazione è negativa per tre anni di fila

Riforma del pubblico impiego, sarà più semplice licenziare

Ad Alessandria una dirigente terrorizza studenti e lavoratori, la denuncia di un quotidiano locale

Una delle novità introdotte dalla riforma Madia riguardano la possibilità di licenziare i dipendenti statali: basteranno tre anni di fila di valutazione negativa. Non ci saranno nemmeno scuse per i furbetti del cartellino e per chi fa assenze ingiustificate e l’accanimento riguarderà anche chi avrà la sfortuna di ammalarsi a cavallo del week end. Per quest’ultimi arriverà una vera e propria persecuzione, controlli incrociati e super visite di controllo che nemmeno chi si trova agli arresti domiciliari.

La caccia al “fannullone” iniziata da Brunetta si è tramutata in vera persecuzione per il povero (in tutti i sensi) dipendente statale come se fosse lui la causa di tutti i mali di un Paese che è stato amministrato da una delle classi politiche più incapaci e dell’Occidente che vanta uno dei debiti pubblici più alti e che non riesce ad uscire dalla crisi. La colpa però è sempre del povero dipendente statale – ricordiamo – fra i più mal retribuiti d’Occidente. Per fortuna però, ed è davvero una fortuna,  che con la riforma non gli hanno tolto il diritto di voto come invece fanno con i condannati e forse se lo ricorderanno dentro l’urna elettorale.

Dipendenti statali imbufaliti minacciano di non votare più il PD

La rabbia dei dipendenti statali non deriva dalla legge che dalla stragrande maggioranza dei lavoratori è anche bene accetta, nasce piuttosto dagli attacchi mediatici che in questi anni li hanno resi facile bersaglio e continuamente beffeggiati da qualsiasi idiota in grado di aprire bocca.

Fra i più bersagliati i docenti presi in mezzo da un lato dagli studenti, dall’altro dalle famiglie e dall’altro ancora dai dirigenti che per raggiungere gli obiettivi (per loro significano soldini in più) non esitano a spremere a più non posso docenti ed ATA.

E adesso si attende il rinnovo dei contratti che saranno legati al famoso merito e che con molta probabilità ai più spetteranno le briciole.

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