Bologna, 15 aprile 2025 – In un momento cruciale per la scuola italiana, torna al centro del dibattito politico la riforma del calendario scolastico. La consigliera regionale Valentina Castaldini (Forza Italia) ha presentato questa mattina un’interrogazione a risposta immediata in Assemblea legislativa per chiedere chiarimenti alla Giunta dell’Emilia-Romagna in merito ai progetti di modifica del calendario scolastico regionale.
Il quesito nasce dopo che l’assessora regionale Paola Conti, nei mesi scorsi, ha anticipato in commissione l’ipotesi di introdurre una pausa didattica tra Natale e Pasqua, con un conseguente prolungamento dell’anno scolastico nei mesi di giugno e settembre. Un’ipotesi che ha riacceso il dibattito tra famiglie, docenti, operatori del trasporto pubblico e rappresentanti del settore turistico.
«Se questo è davvero l’orientamento della Regione – ha dichiarato la Castaldini – è fondamentale avviare un dialogo ampio e strutturato. Non si possono ignorare le esigenze delle famiglie, del personale scolastico, dei servizi pubblici e di un settore chiave come il turismo, così strategico per l’Emilia-Romagna».
La consigliera ha sottolineato che l’attuale calendario scolastico regionale è regolato da una delibera risalente al 2012 e che, nonostante siano trascorsi 13 anni, non è mai stato oggetto di una revisione sostanziale. «La data di inizio scuola (15 settembre) e quella di chiusura (6 giugno) sono rimaste cristallizzate, mentre il contesto sociale e le esigenze educative sono profondamente cambiate», ha aggiunto.
A seguito dell’interrogazione, la Giunta regionale ha riconosciuto la necessità di avviare un percorso partecipativo che coinvolga istituzioni scolastiche, rappresentanze sindacali, associazioni dei genitori, enti locali e categorie economiche. L’obiettivo è costruire un modello flessibile, attento ai territori, e in grado di garantire servizi integrativi ed educativi durante l’intero anno scolastico.
Castaldini ha espresso soddisfazione per l’apertura al confronto da parte della Regione: «Solo con un dialogo serio e inclusivo si possono formulare proposte efficaci, che tengano conto della quotidianità delle famiglie, delle esigenze degli studenti e delle sfide del sistema scolastico».
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