Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato importanti novità per gli istituti tecnici e professionali italiani. A partire dall’anno scolastico 2024/2025 verranno attivati dei percorsi sperimentali di quattro anni anziché cinque negli istituti che avranno aderito su base volontaria.
L’obiettivo è rendere i curricula più snelli e focalizzati sulle competenze richieste dal mercato del lavoro, per facilitare l’ingresso dei neo-diplomati. Contestualmente, si prevedono tagli all’organico docente per reperire fondi da investire nella formazione degli insegnanti volta a contrastare il crescente fenomeno dell’analfabetismo funzionale.
Secondo gli esperti, accorciare la durata dei corsi permetterà di integrare maggiori ore di applicazione pratica e tirocini, ottimizzando i piani di studi. Al contempo, snellire la burocrazia consentirà alle scuole una maggiore flessibilità nella modularità e nell’adeguamento ai fabbisogni professionali emergenti.
Rimangono tuttavia dei dubbi sulla sostenibilità del sistema, considerando il rischio di un aumento dell’abbandono scolastico dovuto ai tagli previsti. Sarà fondamentale monitorare l’andamento della sperimentazione per valutarne rischi ed efficacia a beneficio degli studenti e del tessuto produttivo del Paese.
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