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Riflessione sulla promozione dei ragazzi che hanno sparato all’insegnante con la pistola ad aria compressa di Maria Cristina Sirchia

La questione della promozione degli studenti che hanno colpito l'insegnante con la pistola ad aria compressa continua a far discutere

In merito al grave episodio dell’insegnante colpita da una pistola ad aria compressa, credo che i veri colpevoli siamo noi insegnanti.

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Colpevoli oramai di tollerare qualunque sopruso e bravata di ragazzetti adolescenti per paura di essere considerati troppo rigidi dal giudizio sociale, per paura di eventuali ricorsi o ritorsioni, per paura di essere tacciati di severità fuori moda.

Così sopportiamo tutto, il buonismo ha raggiunto livelli intollerabili, perché nessuno ha più il coraggio o semplicemente il buon senso di intervenire quando è necessario.

A mio parere, tutti i colpevoli andavano bocciati con 4 in condotta; non mi sembra infatti che la bocciatura sia una tragedia, ma semplicemente una sanzione indispensabile per fare capire a ragazzi e genitori e alla società tutta la gravità dell’oltraggio commesso. Un anno di riflessione insomma , per capire che certe azioni non possono essere tollerate e non si deve arrivare a commetterle!

Altrimenti, come faranno mai i ragazzi a distinguere fra cosa è giusto e cosa non lo è, se non c’è mai una sanzione per loro, perché poverini, sono ragazzi, poverini sono adolescenti, poverini sono a disagio? Io credo che si debba insegnare ai giovani ad essere responsabili delle proprie azioni e a subirne le conseguenze e la scuola è il luogo deputato anche a questo.

Quindi la colpa è del corpo docente tutto perché il ruolo educativo degli insegnanti contempla anche la punizione, non solo la comprensione e i percorsi di riabilitazione
In merito al grave episodio dell’insegnante colpita da una pistola ad aria compressa, credo che i veri colpevoli siamo noi insegnanti.

Colpevoli oramai di tollerare qualunque sopruso e bravata di ragazzetti adolescenti per paura di essere considerati troppo rigidi dal giudizio sociale, per paura di eventuali ricorsi o ritorsioni, per paura di essere tacciati di severità fuori moda.

Così sopportiamo tutto, il buonismo ha raggiunto livelli intollerabili, perché nessuno ha più il coraggio o semplicemente il buon senso di intervenire quando è necessario.

A mio parere, tutti i colpevoli andavano bocciati con 4 in condotta; non mi sembra infatti che la bocciatura sia una tragedia, ma semplicemente una sanzione indispensabile per fare capire a ragazzi e genitori e alla società tutta la gravità dell’oltraggio commesso. Un anno di riflessione insomma , per capire che certe azioni non possono essere tollerate e non si deve arrivare a commetterle!

Altrimenti, come faranno mai i ragazzi a distinguere fra cosa è giusto e cosa non lo è, se non c’è mai una sanzione per loro, perché poverini, sono ragazzi, poverini sono adolescenti, poverini sono a disagio?

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Io credo che si debba insegnare ai giovani ad essere responsabili delle proprie azioni e a subirne le conseguenze e la scuola è il luogo deputato anche a questo. Quindi la colpa è del corpo docente tutto perché il ruolo educativo degli insegnanti contempla anche la punizione, non solo la comprensione e i percorsi di riabilitazione.

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