Le scuole sono sicure, riaprono in presenza al 100%, ma sull’organizzazione messa in campo a sua tempo dall’ex ministra dell’Istruzione Azzolina. Nulla in più è stato apportato a quel provvedimento, sembra che non saranno usati nemmeno i tamponi in ingresso per gli studenti.
Nulla per di più è stato fatto per i tanto osannati areatori invocati dalla Lega e nemmeno i trasporti sono stati potenziati. Eppure il sottosegretario all’Istruzione Sasso ne rivendica i meriti: “Il 26 aprile- scrive sulla sua pagina facebook – tutti gli studenti delle aree gialle e arancioni del Paese torneranno in classe: la Lega ha rappresentato una forza propulsiva determinante per ottenere questo importante risultato”. Che la Lega sia una forza propulsiva noi non lo mettiamo in dubbio, però la cosa che ci preme è la salute di tutti, dai docenti al personale ATA e soprattutto degli studenti e delle loro famiglie. E non bastano i soli ringraziamenti: “Grazie di cuore a insegnanti, personale della scuola e famiglie per quanto fatto nei difficili periodi in cui si è stati costretti alla didattica a distanza”. Prosegue: “ Ovviamente non ci si deve fermare qui. Nelle settimane a venire continueremo a lavorare sul fronte della messa in sicurezza degli istituti e sul rafforzamento degli strumenti di monitoraggio e tracciamento per tenere a bada i rischi di contagio. Sarà una fase complessa e delicata, ma anche entusiasmante: torneremo ad assaporare quella normalità che tanto ci è mancata e getteremo le basi per il prossimo anno scolastico”. E noi siamo convinti quanto lui che non ci si deve fermare qui, ci aspettavamo francamente che nel momento nel quale si diventa poi forza di governo quanto meno si facessero le cose promesse quando si era all’opposizione (vedi areatori etc… n.d.r) e non che si applicasse alla lettera il piano del precedente ministro, per di più contestatissimo proprio dalla compagine leghista, promuovendolo poi per il ritorno in classe degli studenti.
Delle due l’una o andava bene allora o non va bene nemmeno adesso.
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