Il #Redditodicittadinanza è ora una realtà. Proprio ieri è stato messo online il sito www.redditodicittadinanza.gov.it presentato proprio ieri dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio. Contestualmente è stata presentata alla platea e alla Nazione la tessera postepay numero 1, del tutto simile ad una classica postepay di Poste italiane.
La scelta di non differenziare la tipologia di card è stata fortemente voluta dal governo per evitare agli aventi diritto lo stigma del “povero”. Tuttavia chi entra a far parte del programma del reddito di cittadinanza oltre ad avere il “sussidio” economico farà un patto con il governo che sarà di due tipi: il primo riguarderà la formazione, il secondo il lavoro. Se viene meno uno dei due pilastri si perderà il diritto al reddito.
Come richiedere il #redditodicittadinanza
Per richiedere il reddito di cittadinanza gli interessati possono avanzare domanda attraverso i classici CAF (centri di assistenza fiscale), non dovranno pagare nulla, la presentazione della domanda sarà completamente gratuita se qualcuno chiede dei soldi in cambio sta commenttendo un illecito.
Un’altra possibilità di presentazione della domanda è il sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it predisposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per farlo però occorre essere in possesso dello SPID, l’identità elettronica che si ottiene graduitamente così come indicato in una nostra guida.
Completata l’operazione, dal 6 marzo sarà possibile richiedere il reddito di cittadinanza attraverso una semplice registrazione sul portale. Se il sistema verifica che si è idonei a far parte del programma #redditodicittadinanza, il 27 di aprile, dopo aver ritirato la postepay alle Poste Italiane, sarnno caricati i soldi.
Ritirare la card del reddito di cittadinanza
Ritirare la Carta – Come abbiamo evidenziato, la card sarà possibile ritirarla dopo che sono stati verificati i requisiti del richiedente, il compito di incrociare le banche dati e di stabilire se si ha diritto oppure no spetta all’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale). Solo dopo averle verificate sarà comunicato quando e in quale ufficio postale potrai ritirare la Carta del Reddito di cittadinanza.
La sottoscrizione dei patti
L’ultimo step riguarderà la sottoscrizione dei patti del reddito di cittadinanza (RdC). Qui entrano in gioco i requisiti degli aventi diritto. Molti sono i cosiddetti NEET ovvero quelle persone, in genere giovani, che vivono una situazione di immobilismo perchè non cercano un impiego e non frequentano più una scuola e nemmeno un corso di formazione o di aggiornamento professionale. Altri sono diplomati e quindi con una formazione di base già acquisita ma senza lavoro e molti altri addirittura laureati.
Saranno convocati tutti dai Centri per l’impiego per sottoscrivere un Patto per il Lavoro o dai Comuni per sottoscrivere un Patto per l’Inclusione sociale.
Si tratta di una profonda rivoluzione che probabilmente sarà da migliorare in corso d’opera, tuttavia per la prima volta un governo fa qualcosa di concreto per le fasce più deboli e probabilmente indifese, non a caso stiamo registrando un accanimento – a nostro modo di vedere – di molti soggetti forti che ormai hanno dichiarato “guerra” ai poveri, addirittura annunciando la raccolta firme per abolire la legge, non sappiamo però se i sindacati si schiereranno a fianco agli aventi diritto al reddito o di chi raccoglie le firme, lo scopriremo presto.