Recupero 2013, la Cassazione dà ragione ai docenti: riconosciuta progressione giuridica ma va richiesta!

La Corte di Cassazione, con un’importante ordinanza emessa l’11 giugno 2024, ha rigettato il ricorso del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sulla questione del blocco delle carriere nella scuola per l’anno 2013.

La vicenda, che coinvolge migliaia di insegnanti e ATA, affonda le radici nel DL 78/2010 che introduceva misure di contenimento della spesa, tra cui il blocco delle progressioni economiche e giuridiche per il comparto scolastico.

Ora la Suprema Corte, confermando quanto già stabilito dalla Consulta e da altri tribunali, chiarisce che il blocco poteva influire unicamente sugli aspetti stipendiali, legati agli effetti economici delle carriere, ma non sulla loro progressione giuridica.

Un orientamento che pare finalmente riconoscere la corretta ricostruzione di carriera auspicata dai sindacati, in primis dalla CISL Scuola, da anni in prima fila su questa tematica a tutela di docenti e personale ATA.

Per il recupero del 2013 e della progressione di carriera, mediamente i lavoratori hanno diritto al recupero di 3mila euro e l’inquadramento alla fascia stipendiale di pertinenza con tutti i benefici del caso.

Per il recupero compilate la form che segue:

https://bit.ly/recupero2013

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