I giornali di settore, ma anche la stampa generale, giocano sempre a fare tanta confusione stravolgendo, talvolta, le indicazioni iniziali che erano chiarissime. Leggasi un nostro articolo datato 4 marzo (https://www.informazionescuola.it/azzolina-no-al-sei-politico-e-si-ad-un-piano-per-la-maturita-2020/).
Però – come abbiamo evidenziato in premessa – si è giocato a raccontare un’altra realtà, una sorta di liberi tutti che non è mai stata scritta nero su bianco.
Oggi invece notiamo che si sono svegliati tutti (finalmente) e le maggiori testate giornalistiche, compresa quella vicina alla CEI, scrivono che non ci sarà nessun 6 politico, vivaiddio e finalmente!
“La valutazione degli alunni- scrive l’Avvenire – avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto e gli studenti potranno essere ammessi alla classe successiva anche con una votazione inferiore al 6 in una o più materie. “Le insufficienze – si legge nell’ordinanza – compariranno nel documento di valutazione”. Chi sarà ammesso con voti inferiori al 6 o comunque con un livello degli apprendimenti non consolidato, dovrà recuperare nelle prime settimane di settembre, “secondo un piano individualizzato”, che sarà predisposto dagli insegnanti e allegato al documento di valutazione finale”.
“Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo gli studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico”, avverte il documento ministeriale.