Qualcuno prima dello sciopero proponeva di far pagare la trattenuta ai sindacati che avevano indetto lo sciopero in questo caso ci sarebbe stato davvero il 100% di adesione, ma forse sfugge che non sarebbe stato uno sciopero. bensì un giorno di ferie pagato,
Lo sciopero si caratterizza da un’astensione dal lavoro con trattenuta ma non è uno sciopero, ma un giorno do vacanza.
Perché non programmarli ad inizio anno per tutto l’anno come fanno i Cobas con lo sciopero contro l’Invalsi che nessuno fa, a totale carico dei sindacati, così mi posso programmare un ponte, di sabato o di lunedì, anche se si trova sempre chi criticherebbe lo sciopero a gratis, perché coincide con il suo giorno libero. Ovviamente estremizzo.
Ho dovuto sentire cose tra le più strane che non avrei mai potuto immaginare in queste settimane dal giorno della proclamazione dello sciopero al 30 maggio, senza alcuna proposta alternativa, solo interventi per demolire la protesta e per giustificare il proprio disimpegno di sempre, ho dovuto ascoltare i micragnosi e i benaltristi, i dietrologi e gli scettici.
Gli insegnanti francesi, che spesso ricordiamo, da anni hanno la consapevolezza di essere una categoria e sanno che per ottenere qualcosa bisogna scendere in piazza e scioperare.
Sanno che la loro controparte non sono i sindacati ma il Governo, il Presidente e il Ministro pro tempore.
I docenti italiani invece si dibattono tra il lamento e la rassegnazione, odiano i sindacati ma poi si iscrivono in massa e li votano, credono che a loro tutto sia dovuto e non sono disposti a far nulla per ottenerlo, figuriamoci uno sciopero con trattenuta.
Pago il sindacato e lo voto, il sindacato è rappresentativo, interloquisce con il Governo, si faccia valere e non mi chieda di scioperare, anzi dovrebbe sapere che io non sciopero, quindi se indice lo sciopero, già prevede la mia non partecipazione e così fa un favore al Governo che sotto sotto appoggia.
Questo è il discorso che ieri dopo lo sciopero è stato postato su SBC, tra di noi abbondano i dietrologi e i complottisti come nel caso riportato..
Questa è gente che scrive fiumi di parole contro lo sciopero e la trattenuta, ma che non fa nessun problema a pagare il conto al ristorante il sabato sera , la cosa più singolare che questo discorso io l’ho sentito ad ogni sciopero da gente che non è monoreddito e non ha problemi economici. Micragnosi ma solo per scioperare.
Quindi non parliamo degli insegnanti francesi e non ci meravigliamo del loro trattamento economico e la loro considerazione politica differente dalla nostra.
In Francia i diritti si conquistano e si scende in piazza, in Italia si crede di ottenerli lamentandosi e restando in pantofole.
Libero Tassella SBC
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