Come viene calcolato il punteggio ATA derivante dalle supplenze brevi?
Spesso durante l’anno scolastico dalle graduatorie d’istituto di terza fascia ATA vengono nominati i supplenti per coprire le assenze dei loro colleghi in servizio.
Gli incarichi possono essere anche di alcuni giorni, sappiamo però che per maturare 0,50 punti occorrono almeno 16 giorni di servizio.
La domanda che molti si pongono è se tali giorni vanno lavorati in continuità oppure durante l’anno scolastico, ad esempio sommando più frazioni di giorni fino ad arrivare a 16.
Come si matura il punteggio ATA?
Rispondiamo alla domanda sperando di risolvere i dubbi ai tanti precari iscritti alle graduatorie di terza fascia ATA che scrivono alla Redazione.
Lo facciamo prendendo come esempio le frazioni di giorni di supplenza fatte durante l’anno scolastico.
Si sommano i giorni lavorati in un anno scolastico anche non consecutivi. Dalla somma totale ogni 30 giorni valgono 0,50 punti.
Quelli che avanzano, se sono uguali o superiori a 16 giorni maturano altri 0,50 punti.
Un esempio concreto di calcolo dei punti maturati è il seguente: 76 giorni di supplenza in un anno scolastico equivalgono a 1,5 punti.
Fossero stati invece 74 giorni di supplenza il precario avrebbe maturato un solo punto.
Ecco tutti i manuali per calcolare i punteggi
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