I nuovi percorsi abilitanti rivolti ai docenti della scuola secondaria hanno subito numerosi ritardi fin dalla loro introduzione, probabilmente a causa dei numerosi passaggi burocratici. Mentre si attende ancora la partenza dei corsi del secondo ciclo, previsti per l’anno accademico 2024/25, è importante fare chiarezza sullo svolgimento della prova finale per i percorsi abilitanti da 60 CFU.
La prova finale consiste in due parti: una prova scritta e una lezione simulata. La prova scritta prevede un’analisi critica sintetica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio, con l’obiettivo di valutare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio e all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.
La lezione simulata, invece, ha una durata massima di 45 minuti e verterà su un tema proposto dalla commissione almeno 48 ore prima dell’esame. La lezione dovrà essere progettata anche mediante l’utilizzo di tecnologie digitali multimediali, e dovrà essere sviluppata attraverso una didattica innovativa, accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.
Per superare la prova finale, il candidato dovrà ottenere un punteggio di almeno 7/10 sia nella prova scritta che nella lezione simulata.
Nonostante i ritardi nella partenza del secondo ciclo dei percorsi abilitanti, è fondamentale per i futuri docenti della scuola secondaria comprendere appieno le modalità di svolgimento della prova finale, in modo da potersi preparare al meglio e presentarsi all’esame con le competenze necessarie per ottenere l’abilitazione.
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