Precari, il MIM riconoscerà i titoli esteri e l’inserimento a pettine aprirà alla stagione dello scavalco

Titoli esteri – Il Ministro Valditara accoglie le richieste dell’Unione Europea e introduce un sistema di inserimento “a pettine” nelle graduatorie provinciali

Secondo fonti ministeriali e sindacali, di cui noi abbiamo già dato notizia, il Ministero dell’Istruzione sta per emanare una nuova ordinanza ministeriale per le supplenze (O.M GPS 2024/26) che include disposizioni attese da tempo per favorire l’inclusione degli insegnanti con titoli di studio conseguiti all’estero. E sarà un inserimento a pettine, dunque si apre la stagione dello scavalco.

Inserimento a pettine dei precari con titolo conseguito all’estero, al via la stagione dello scavalco

La bozza preliminare della ordinanza introdurrebbe infatti un innovativo sistema di inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), denominato “a pettine”, che rispecchia le richieste avanzate dalla Commissione PETI del Parlamento Europeo dopo l’audizione di gennaio scorso. Tale commissione aveva sollecitato interventi per superare gli ostacoli che ancora impediscono agli insegnanti stranieri di esercitare pienamente il loro diritto di insegnare in Italia.

Se confermata, la nuova modalità di inserimento “a pettine” mira a colmare un vuoto normativo e a prevenire possibili azioni legali contro il ministero per la mancata inclusione degli abilitati esteri, garantendo maggiore trasparenza e tempestività nella gestione delle graduatorie. La mossa accontenterebbe anche le richieste avanzate da diversi precari che si erano rivolti alla giustizia per vedersi riconosciuto il titolo.

Nonostante i solleciti e le sentenze, permangono, tuttavia, ritardi nel riconoscimento dei titoli esteri da parte del CIMEA, in contrasto con le tempistiche di legge. La nuova ordinanza potrebbe porre fine dunque a queste disfunzioni nel rispetto dei diritti degli insegnanti qualificati e della normativa europea.

Secondo gli esperti, data la situazione, il Ministero difficilmente potrà ritirare le misure inclusive già adottate, per evitare ulteriori cause risarcitorie legate ai danni accumulati durante l’attesa di una soluzione normativa, quindi la soluzione resta l’inserimento a pettine normata.

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