Il bonus di 200 Euro destinato alle fasce più deboli lascerebbe fuori proprio quelli che più di tutti ne avrebbero bisogno: i precari. In particolare quelli della scuola, a tal proposito è in tervenuto a loro sostegno il M5S: “In questi giorni le lavoratrici e i lavoratori della scuola, sia docenti che personale ATA, dovrebbero ricevere il bonus di 200 euro, doveroso in un periodo di forte compressione del potere di acquisto. Uso il condizionale perché in molti ancora non hanno avuto nulla. Si è parlato di cedolini extra ma temiamo ci sia di più: per avere i 200 euro bisogna aver usufruito dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento per almeno una mensilità nel primo quadrimestre e ad oggi non è chiaro quanti docenti possano effettivamente veder riconosciuto il bonus. A ciò si aggiunge la questione dei precari: rimane incomprensibile che sia stata esclusa dal beneficio proprio la fascia più debole. Un pasticcio paradossale che va urgentemente sanato”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura e Istruzione di Montecitorio, Manuel Tuzi.
“In questi mesi ci siamo impegnati per rimediare a questa incresciosa anomalia ma l’emendamento, a mia firma, non è passato – spiega Tuzi -. Dell’inconveniente ora se ne starebbero accorgendo anche altri partiti e quindi mi auguro che il Miur torni sui suoi passi e rimedi a questa ennesima disattenzione nei confronti dei precari”.
“Quanti sono, a questo punto, gli esclusi complessivi dall’una tantum? A quanti docenti è stato effettivamente riconosciuto? Il Governo dia al più presto risposte”, conclude il capogruppo M5S.
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